Guardo negli occhi i nostri ragazzi ed hanno lo sguardo della speranza, quella stessa speranza di 75 anni fa con la quale il popolo italiano ha scelto consapevolmente di far ripartire questa nazione nel segno della libertà e della democrazia. Nasceva così la Repubblica Italiana.
Oggi, questi ragazzi e tutti noi siamo chiamati ad un nuovo inizio per la nostra Italia, con ottimismo e fiducia.
La speranza che ha animato il “popolo sovrano”, quella speranza che anima il nostro agire e quello delle nuove generazioni si tramuta nella forza del fare. Ognuno pertanto è chiamato ad essere co-creatore del futuro di questa meravigliosa nazione lavorando con dedizione, vivendo la logica del dono e praticando lo stile della comunione fraterna. Elementi questi che hanno reso possibile fronteggiare il delicato momento che abbiamo attraversato.
Bisogna essere attenti, dedicare il tempo utile e necessario nell’ambito socio-economico e interpretare al meglio i ruoli istituzionali che occupiamo, lavorando in maniera sinergica e collaborativa, promuovendo altresì unità civile e morale.
I prossimi mesi rappresentano un passaggio decisivo per affrontare insieme questa sfida e per porre le basi per una stagione nuova. A breve, ospiteremo il G20, il summit dei capi di stato e di governo, una preziosa occasione per affrontare le grandi sfide globali partendo proprio da qui, dalla città dei sassi Matera, che rappresenta il cuore di questa Regione e l’Italia tutta, con uno sguardo rivolto verso l’Europa.Subito dopo saremo impegnati con i festeggiamenti di nostra Signora Madonna della Bruna, una madre capace di confortare i propri figli e sostenerli nel loro cammino.
Siamo così proiettati verso la rinascita sociale e la crescita economica, il nostro focus dev’essere centrato sui giovani puntando sulla famiglia, sulla scuola e sulle imprese.
La famiglia per coltivare i germogli di una nuova vita, come fulcro essenziale della nostra Repubblica.
La scuola per educare le giovani menti che governeranno questa Italia, non solo come agenzia educativa bensì come luogo fisico di aggregazione. Dove gli spazi e gli ambienti sono resi più ospitali, confortevoli e sicuri. Sto parlando dell’edilizia scolastica per la quale tanto abbiamo fatto, e tanto ancora abbiamo programmato di fare.
Le imprese come incubatori di nuove idee giovanili imprenditoriali, fucine di laboriosità e innovazione tecnologica in un mondo sempre più digitale. L’imprenditoria riveste un ruolo essenziale nella nostra economia, partendo dal bottegaio sotto casa fino al contadino agricoltore, passando dalla piccola e media impresa fino alle grandi realtà organizzative di cui l’Italia va fiera.
Questo nuovo cambio di paradigma per la ripartenza della nostra Italia repubblicana è reso possibile anche dal ruolo delle Istituzioni che rappresentano e incarnano lo Stato.
Uno Stato grato dei servigi, dei sacrifici e del lavoro svolto dal suo popolo, ne sono un chiaro esempio le onorificenze e i riconoscimenti a cittadini meritevoli concessi dal Capo dello Stato Matterella consegnati oggi, quale occasione migliore per festeggiare il compleanno della nostra Repubblica.
Lo spirito costituente della Repubblica rappresentò nel 1946 il principale motore della rinascita dell’Italia, quella stessa unità morale a cui siamo chiamati oggi come Istituzioni nella convinzione che soltanto insieme è possibile affrontare questa nuova sfida.
È alle Istituzioni, alle autorità civili, militari e religiose, ai volontari e alle associazioni, e a tutti i cittadini che desidero rinnovare un riconoscente apprezzamento per l’operato svolto in questi mesi con la fiducia nell’ottimo lavoro che svolgeranno da questo momento in poi.
La Repubblica Italiana che rappresentiamo per il loro encomiabile contributo è fiera dei propri “figli”.
Viva la Repubblica, Viva l’Italia!
Piero Marrese, Presidente della Provincia di Matera
Fonte: Provincia di Matera