Probabilmente siamo tutti stati colti di sorpresa dalla grottesca rappresentazione olimpica e dalla corrività del Cio nel consentire a uomini il cui passaporto riporta la dicitura femminile di partecipare a una serie di sport femminili. Cosa c’entrano le Olimpiadi con le persone transgender, i drag show per non dire della gratuita blasfemia? Niente, si potrebbe pensare. E tuttavia viviamo in anni nei quali l’ideologia profonda della élite nordamericana – rimasta sottotraccia durante la guerra fredda, in agguato durante gli anni successivi alla caduta del muro di Berlino – è esplosa clamorosamente a cominciare dal 2020. La crisi dell’impero americano e del sistema neoliberista con la sua logica implosiva, da una parte ha reso necessaria la creazione di un nemico (sia esso un virus o la CO2 o la Russia o la Cina) per nascondere l’insostenibilità di un sistema e impedire che la maggioranza si accorgesse del precipizio, ma in qualche modo ha fatto anche emergere il pilota automatico inserito nel capitalismo nord americano e nella sua cultura.

Uno dei punti centrali di tale cultura è da sempre l’ossessione maltusiana, ovvero l’obiettivo di riduzione drastica della popolazione mondiale ereditata dall’impero britannico alle prese con il dominio di popolazioni assai più ampie di quella dell’isola. Così fin dagli ani ’50 del secolo scorso, le fondazioni e i grandi oligarchi che cominciarono a mettere a punto programmi che avrebbero potuto ottenere questi scopi e al contempo aumentare il potere su tutto il pianeta. Ne parla il noto etnologo e antropologo culturale Wolf-Dieter Storl il quale ebbe modo di studiare nel 1961 il programma che le grandi corporazioni stavano mettendo a punto in questa ottica. Ne faceva parte al primo posto il piano di condizionare l’agricoltura con la diffusione di sementi ingegnerizzate e brevettate a cui si sarebbe accompagnata la vendita di fertilizzanti, erbicidi, pesticidi appositamente studiate per esse. Aumentando il prezzo di questi necessari ausili si sarebbero fatti fuori i piccoli e medi agricoltori rendendo possibile ai grandi “filantropi” con le loro organizzazioni come le fondazioni Rockefeller, Ford o ultimamente Gates di acquistare le proprietà a buon mercato e di determinare cosa la gente dovesse mangiare.

Ma c’erano altri capitoli che riguardavano la questione. Storl ha riportato le parole di un esperto il quale in quel lontano 1961, durante le discussioni su come fermare l’aumento della popolazione mondiale, organizzate dal Council on Foreign Relations che fu anche il creatore del World economi forum: Per ridurre il tasso di riproduzione non è necessario solo attuare il controllo delle nascite, ma bisognerebbe disaccoppiare la sessualità dalla riproduzione in generale. … La prostituzione, l’omosessualità, la transessualità e la bisessualità, la masturbazione e la pornografia di qualsiasi tipo che porti all’abreazione della pulsione (scarica emozionale con valore catarchico n.d.r) dovrebbero essere rimosse dai tabù e considerate normali”.

Naturalmente non è che con questo si voglia caldeggiare un ritorno ai divieti, alle condanne, si pregiudizi e alle fobie: occorre situare queste parole all’epoca in cui furono pronunciate. Ma si comprende che incentrare sulle forme di sessualità diverse tutta l’impalcatura dei cosiddetti diritti civili, fino a farne dei modelli da seguire è del tutto strumentale e propugnato in vista di altri obiettivi. La palese insincerità che si avverte dietro le quinte, l’incongruenza di certi tesi grottesche, lo stesso rosario di stravagante santificazione che a Parigi ha avuto il suo clou, sono in realtà un’offesa proprio nei confronti di quelli che si vorrebbero beatificare. Il fatto è che nel marasma dei giorni della fine, l’obiettivo originario, quello socio maltusiano, si è in qualche modo perso, è diventato elemento di semplice confusione, disorientamento, disgregazione sociale e rafforzamento narcisistico. Si ha la sensazione che questo proiettile non sia più mirato, che sia diventato una somministrazione farsesca che fa da contraltare a quelle apocalittiche di cui il sistema vive. E non è un caso che sia stato utilizzato a piene mani da Macron che vede la sua candela consumarsi ogni momento di più.

fonte:

Di BasNews

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