“Magia di Natale al Castello di Laurenzana”, questo il titolo dello spettacolo di luminarie che la Pro Loco “Universitas Laurentianae”, l’Amministrazione Comunale, la BCC Basilicata e la Regione Basilicata hanno organizzato a partire dal 22 dicembre presso il castello feudale del borgo egidiano. Dopo l’inaugurazione del 22 dicembre scorso, il castello rimarrà aperto fino al 6 gennaio 2023 con tre spettacoli al giorno previsti alle 17:30, alle 18:30 e alle 19:30. Tante le date disponibili che sono state individuate oltre a quelle di Natale e Santo Stefano come il 28 e 30 dicembre e poi 1, 5 e 6 gennaio. Disponibile il numero 3289232183 della Pro Loco per chiedere informazioni e prenotare le visite. Un castello che ritorna a vivere i fasti del passato e a raccontare la gloriosa storia di un borgo nel cuore della nostra regione. Una storia, quella del maniero, molto antica e che risale ai secoli XII e XIII costellata da molti interventi architettonici, anche radicali. Già fondamentale per la sua posizione strategica sotto i Normanni, che probabilmente costruirono la fortezza su un precedente castrum passò a Guglielmo, figlio di Matteo da Tito. Con l’avvento degli Svevi, il castello viene menzionato nel catalogus come struttura fortificata con funzioni prevalentemente militari. Toccò agli Angioini e poi dal 1442 con tutto il feudo di Laurenzana passò nelle mani degli Aragonesi. Dal 1454 fu un avvicendarsi di famiglie baronali; dapprima gli Orsini con Maria Donata poi i Del Balzo con Raimondo Orsini Del Balzo. Questi iniziò il rifacimento del castello trasformandolo da rocca in palazzo baronale. La parentesi durò poco così che Laurenzana passò nelle sostanze dei conti Poderico nelle persone di Paolo e Antonio che governarono dal 1496 al 1550; seguirono i Loffredo, i conti Filangieri e i De Ruggiero. Nel 1606 toccò ai Gaetani D’Aragona. Fu proprio in questo periodo che il castello subì ulteriori trasformazioni venendo meno le funzioni difensive: si iniziò la costruzione intorno allo spazio centrale della rupe, venne edificata la cisterna nel cortile poi coperta da un pozzo in pietra con una base e due colonne a sorreggere l’architrave decorato con figure zoomorfe, oggi non più visibili. Gli ultimi feudatari dopo i Gaetani D’Aragona furono i duchi Quarto di Belgioioso che fino ai primi decenni del Novecento vissero presso la nostra comunità. Insomma è un invito a riscoprire le proprie radici, la propria identità e la propria storia quello che l’Amministrazione e la Pro Loco sentono di rivolgere ai cittadini e ai più curiosi. Un evento certamente da non lasciarsi sfuggire.

Di BasNews

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