Una idea geniale, quella del Sindaco Mario Di Nitto per affrontare le criticità e la prospettiva dell’Irccs-Crob. Il 1°luglio u.s., ha scelto un luogo prestigioso, il giardino della casa dell’illustre concittadino, Giustino Fortunato, all’ombra di secolari e maestosi alberi, a fare da cornice, le mura, dell’omonimo Palazzo, impregnate di cultura meridionalista, nell’intento di imprimere un taglio simbolico ad un dibattito che si protrae da diversi lustri, senza che i protagonisti vecchi e nuovi, siano riusciti a porre fine a quella che in varie occasioni ho definito una telenovela interminabile. Nessuno, tranne rare eccezioni, ha saputo guardare l’interesse generale dei lucani in tema sanitario, ed essere lungimirante, producendo programmi, atti e azioni concrete che ancora oggi formano l’ossatura del sistema sanitario regionale, pur nel tentativo delle lobby politiche e sanitarie che, al contrario, hanno guardato sempre ai propri interessi e continuano a farlo. Al di la della propaganda e delle belle parole di circostanza, il fine, per i primi è sempre stato quello di carpire maggiore potere e prebende, per i secondi consensi elettorali ed altrettanto potere. Non me ne voglia il Sindaco Mario Di Nitto, ma l’iniziativa promossa, dal tema – “Incontro Pubblico su Irccs-Crob di Basilicata” – poteva benissimo titolarsi: – Irccs-Crob Sotto le Stelle – Una Serata all’Insegna della “Speranza” in attesa di un Futuro Radioso. Diventava sicuramente un titolo idoneo, per incontrare il pubblico ad una iniziativa di carattere elettorale, in una bella serata d’estate, in vista delle prossime elezioni politiche. Ma, una iniziativa come quella svoltasi, che non si è compreso bene, se si è trattato, di una informativa dei dirigenti dell’Irccs-Crob sui risultati ottenuti e della conseguente riconferma di Istituto di Ricerca, di un dibattito pubblico sui problemi che lo attanagliano, o di un Consiglio Comunale aperto convocato con tutti i crismi di legge per poi produrre atti istituzionali conseguenziali, ha dato solo l’input all’ennesima campagna elettorale, dove i protagonisti, invitati alla passerella, hanno trovato lo spazio utile per i loro annunci. Il contraddittorio, sulle gravi vicende di cattiva gestione, sulle carenze strutturali, sui limiti assistenziali, sulla mancata installazione di macchine radioterapiche di nuova generazione, finanziate con fondi statali da almeno un triennio, il mancato completamento del Day Center, solo parzialmente attivato, è stato limitato o neutralizzato. Avrei voluto confrontarmi con i dirigenti del Crob e con i passerellisti vecchi e nuovi della politica nostrana, su questi ed altri argomenti, sui quali ho avuto modo di circostanziare in precedenti miei interventi, senza che nessuno abbia avuto il coraggio di confutare alcunché. Mi suona alquanto strano che sia il Direttore vicario del Crob, Giovanni Rossi, Che l’Assessore alla Salute Francesco Fanelli hanno tenuto a precisare, che, quanto è emerso sulla stampa nell’ultimo periodo è frutto di tanta disinformazione, accusando di fare un cattivo servizio per l’Irccs-Crob, chi, al contrario, si è pronunciato a difesa dello stesso, denunciando una realtà drammatica che covava sotto la cenere. Protagonisti, secondo costoro, (N.A.) i pazienti che hanno subito disservizi e carenze assistenziali e le loro associazioni, i lavoratori costretti a subire turni stressanti e disarmonia nei reparti, ivi compreso, tutti coloro che a vario titolo si sono pronunciati basandosi su fatti concreti. Senza un minimo di autocritica, non hanno ammesso le loro responsabilità, esaltando con presunzione la loro buona gestione, e la buona informazione, salvo poi produrre tanti elementi di malasanità, trovando mille giustificazioni. Ho trovato ottima l’informazione del Prof. Sgambato che ha spiegato e fotografato con chiarezza i risultati conseguiti per il rinnovo del riconoscimento di Irccs, facendo anche trapelare le criticità da superare, per conseguire sempre maggiori risultati per non mettere a rischio il prestigioso risultato, che è della regione Basilicata, ma dell’intero Mezzogiorno. Informazione che andrebbe resa puntualmente almeno con cadenza annuale, con maggiore utilizzo dei Media regionali e nazionali, senza pigrizia. Non temere le critiche e la denuncia, soprattutto quando questa si leva dalle file dei pazienti e del personale, ai quali va prestato ascolto e non repressione, fra l’altro, a loro spetta, pubblicizzare con il passaparola il buon nome dell’Istituto. Non ho apprezzato invece le giustificazioni e le argomentazioni sia del D.G. vicario Dott. Rossi, che dell’Assessore Fanelli che con presunzione hanno cercato di giustificare il loro operato citando delibere, atti e annunci spesso contraddittori, che di fatto impediscono la chiarezza e di conseguenza il conseguimento dei risultati, poi nella mancanza di chiarezza si da adito ai predatori di aggredire la preda. Esempi? – qualcuno mi spieghi perché la cosiddetta rete oncologica non decolla? E viene agitata solo per depauperare servizi in capo al Crob, senza corrispondere da parte delle altre strutture, in primis il S. Carlo, il giusto rapporto con il Crob, considerandolo a pieno titolo Centro di Riferimento. Nessuno ha mai spiegato perché fu rimossa a suo tempo la Struttura Complessa di Urologia, mettendo in crisi uno dei servizi di eccellenza che determinarono il primo accreditamento come Irccs?, ma per stare ai giorni nostri, perché si produce un Atto Aziendale, contraddittorio rispetto agl’indirizzi del Governo Regionale con una ambiguità da mettere a rischio il mantenimento della struttura complessa di Chirurgia Plastica? Qualcuno, mi spieghi chi c’è e chi trama per accaparrarsi le cosiddette SIC (Strutture Complesse Interaziendale) al fine di scardinare il ruolo dell’Irccs-Crob per farlo divenire gradualmente un guscio vuoto. Autorevoli oncologi sostengono che i tumori si curano meglio dove si fa ricerca, ma la ricerca si fa meglio dove la struttura oncologica non è un guscio vuoto, ma abbia le potenzialità di competere con i numeri con gli altri Irccs. In vista dell’approvazione del PSR, il Sindaco Di Nitto si renda promotore della convocazione ufficiale della Conferenza dei Sindaci dell’Area Vulture alto Bradano per una piattaforma comune per il rilancio dell’Irccs-Crob e delle strutture sanitarie dell’Area. Sii mobilitino le forze politiche e sindacali per passare dalle parole ai fatti. Basta propaganda!
Gennaro Giansanti
Già dipendente dell’Irccs-Crob