Carmen Piccirillo
Amleto Petrarca è uno specialista che offre sostegno psicologico a Bologna, e utilizza un approccio di Psicoterapia Dinamica Breve con il metodo ISTDP. All’interno del suo studio di psicologia, aiuta concretamente le persone, sia individualmente che in coppia, nella cura di molti disagi emotivi e psicologici. Effettua, inoltre, tecniche di rilassamento utili non solo a combattere l’ansia, ma anche a ridurre lo stress: si tratta del training autogeno, uno dei metodi più efficaci per il rilassamento muscolare e mentale. La sua formazione di psicologo e psicoterapeuta, presso il CISSPAT di Padova, gli ha permesso di acquisire metodi efficaci per il trattamento di svariati disagi (ansia; depressione; attacchi di panico; fobie; bulimia; anoressia; traumi psicologici; elaborazione del lutto; disturbi sessuali; bassa autostima).
Come nasce la sua passione per la psicologia?
La mia passione per la psicologia nasce verso la fine degli anni novanta: lessi con attenzione un libro di psicologia sociale, e mi innamorai profondamente di quei concetti. In quel momento mi resi conto di questo forte trasporto, e capii che la psicologia era una materia che avrei voluto studiare, approfondire, per farla diventare il mio lavoro, il mio futuro, e così è stato.
Lei incontra tante persone che le si rivolgono per chiedere supporto a disagi di vario genere. Quali sono i problemi più comuni in questo periodo storico?
I problemi più comuni attualmente sono i disturbi d’ansia, con le svariate sfaccettature su cui lavoro in maniera ben precisa: ogni tipo di ansia rappresenta un conflitto soggettivo che vive la persona, di conseguenza il significato del conflitto che può avere, per esempio, la paura di guidare, non ha lo stesso significato di un altro tipo di ansia. Un altro disagio molto diffuso sono gli attacchi di panico; le problematiche relazionali; le problematiche di autostima; le conflittualità di coppia. Per quanto riguarda le conflittualità di coppia, devo dire che i social network hanno alimentato questo problema: vediamo sempre più persone che interagiscono tra loro in maniera virtuale, negandosi la possibilità di passare del tempo insieme.
Molte persone che soffrono di ansia o depressione vedono come unica soluzione gli psicofarmaci. Cosa ne pensa a riguardo?
Penso che sia sbagliato. Non sono contrario agli psicofarmaci, e mi capita spesso di collaborare con gli psichiatri, mi capita di indirizzare i miei pazienti a loro quando mi accorgo che il mio lavoro non raggiunge l’obiettivo desiderato. Un esempio: quando una persona che soffre di un disturbo d’ansia non risponde alla psicoterapia perché a livello soggettivo non trova beneficio con le tecniche utilizzate, gli psicofarmaci possono essere di aiuto. Sono fermamente convinto, tuttavia, che la psicoterapia sia la prima opzione da adottare per prendersi cura di sé. E’ importante comprendere le motivazioni che hanno portato al disagio, quale conflitto ha provocato la sofferenza.
La società attuale è focalizzata sempre più sull’apparire, sulla ricerca dell’immagine della perfezione: questo provoca la perdita della propria autenticità. Quale messaggio vuole lanciare a coloro che non riescono ad adattarsi e che, quindi, si sentono inadeguati?
Chi segue l’immagine della perfezione ha schemi mentali molto rigidi, fa fatica ad abbatterli.
Il messaggio semplice che voglio lanciare è il seguente: l’uso smodato dei social network influisce molto sull’invio di messaggi sbagliati e destabilizzanti: molti ragazzini lanciano, inconsciamente, ai loro coetanei l’idea della perfezione, dell’importanza di apparire. Scattano foto alla loro cintura griffata, al loro smartphone di ultima generazione, e tant’altro. Di conseguenza, chi crede in altri valori e riceve continuamente messaggi di questo tipo, potrebbe sentirsi improvvisamente inadeguato. Ci tengo a dire, a coloro che avvertono un senso di inadeguatezza, di essere sé stessi, di continuare a vivere la propria autenticità senza timori. L’arma più potente di una persona, anche rispetto all’ansia, è proprio la capacità di accettare i propri momenti difficili, di accettarsi, di fare della propria imperfezione un cavallo di battaglia, un valore aggiunto: questo rende le persone “uniche” e coraggiose.
Nel 2018 ha pubblicato un libro “Mai più ansia, sconfiggiamola insieme con le migliori strategie”: si focalizza anche sull’importanza della Psicoterapia Intensiva Dinamica Breve.
E’ un libro di auto-aiuto, al suo interno è possibile trovare moltissimi suggerimenti. Mi sono focalizzato sull’aspetto pratico, come alcuni esercizi da svolgere. Il libro si incentra, inoltre, sullo stile di vita sano da adottare, e sul mio approccio terapeutico, ISTDP (intensive short term dynamic psychotherapy). L’approccio ISTDP è quello delle psicoterapie brevi: si lavora molto sull’ambito conflittuale della persona, sulle difese che la persona utilizza, sulle emozioni che non riesce a guardare. Il concetto che porto in esempio è questo: una persona prova un’ansia, e questa la porta ad avere delle difese. Quelle difese la “proteggono” dal reale sentimento che sta provando relativamente a una determinata cosa. Se non le piace fare qualcosa, non riconosce consapevolmente l’emozione negativa verso quel qualcosa, e si ritrova, quindi, a procrastinare (rimandare). Questo provoca altra ansia: le difese che attua nascondono, nel profondo, le emozioni. La Psicoterapia Intensiva Dinamica Breve, ISTDP, aiuta a lavorare sull’inconscio in tempi brevi, rapidi, in maniera efficace, risolvendo il problema principale.
per approfondire, visita il sito web del Dott. Petrarca Paladini al seguente link