Antonio Castronovi 

Uno spettro si aggira per l’Europa: l’ “onda nera” che il voto avrebbe liberato e scatenato contro le democrazie liberali rischiando di travolgerle! La pulsione di morte di Thanatos col suo desiderio di autodistruzione o di distruzione rappresentata dalla destra, scatenata contro la pulsione di vita di Eros rappresentato dalle decrepite democrazie europee!

Mai rappresentazione della realtà e del mito è stata così falsamente manipolata. Per capirne di più dobbiamo rovesciare il quadro interpretativo. Le pulsioni mortifere in Europa provengono in realtà dalla pancia delle decadenti istituzioni della UE e delle sue imbelli classi dirigenti che stanno distruggendo la coesione sociale e pacifica dei paesi europei per inseguire le follie imperiali e guerrafondaie del potere anglosassone. L’ isteria bellicista di cui hanno abusato i leaders più rappresentativi della UE, Macron e Sholtz, è stata severamente e giustamente punita dagli elettori francesi e tedeschi. Questo è il dato più rilevante delle elezioni europee ed è un dato di per sé altamente positivo, a prescindere dalle scelte di voto degli elettori.

Ma si denuncia: gli elettori hanno votato i partiti di destra estrema come il RN di Marie le Pen e l’AFD tedesca, accusati di essere di ispirazione fascista o neonazista! Per non parlare del voto a destra in Ungheria, Austria o Belgio. Scandalo! Si sdoganerebbe così di nuovo lo spettro del ritorno della “minaccia nera” nei cieli della solare società liberale europea! Quindi gli elettori sarebbero irresponsabili e minacciano col loro voto la nostra democrazia! In realtà gli elettori hanno votato per partiti che sono contrari o tiepidi verso la degenerazione guerresca della NATO e dei suoi sostenitori piu fervidi. È un delitto? No! Ma chi sarebbero questi elettori “irresponsabili” che hanno votato a destra? Sono prevalentemente lavoratori ed operai, gli eredi della mitica classe operaia europea, il soggetto storico della filosofia classica tedesca e della rivoluzione proletaria e comunista, sconfitta dalla contro-rivoluzione liberista e tradita dai suoi mentori e profeti. Tutti i rilevamenti e le analisi del voto ci dicono, non da ora, che in Francia, in Germania e in Italia, oltre il 30% del voto operaio va a destra. Tutti potenziali militanti nazifascisti? Per niente! In realtà, questo indegno addebitare ad operai e lavoratori europei la responsabilità e la minaccia del riemergere del nazifascismo è l’ennesimo tradimento che si perpetua ai loro danni, soprattutto perché i loro accusatori più zelanti provengono dalle file della sinistra neoliberale, i convertiti sulla via di Damasco, quelli che hanno tradito per un pugno di danaro e di potere le promesse della rivoluzione sociale e gettato nell’inferno della disperazione le speranze di liberazione dei loro popoli, gli attuali indefessi e intransigenti predicatori dell’ antifascismo come nuova religione del progressismo neoliberale. Accusare le vittime sociali del neoliberismo di oggi e gli eredi degli sconfitti di ieri delle nefandezze del nazismo che si ripresenterebbe così con la loro complicità sulla scena europea è una operazione di manipolazione della storia, di colpevolizzazione dei vinti e di autoassoluzione dei propri tradimenti passati e presenti. Ci stanno dicendo in verità che non esiste una ontologia dell’essere sociale che fa della classe operaia, degli sfruttati, dei ceti sociali subalterni un potenziale soggetto rivoluzionario portatore di una istanza di liberazione e di redenzione umana, materiale e spirituale. Ma sta proprio in questa negazione la radice nichilista, autodistruttiva e distruttiva del nazismo, come lato oscuro della civiltà occidentale. E le pulsioni guerresche e razziste che riemergono dal ventre del fatiscente potere delle élite globaliste occidentali che hanno riesumato il nazismo ucraino e baltico, ne sono la più evidente testimonianza. Le sinistre occidentalizzate ne sono complici, e lo sono proprio mentre accusano di nazismo i popoli che non li votano. Ma non li votano perché sono responsabili delle loro sventure e perché non sono sufficientemente convinti della bontà della nuova ideologia antiumana e tecnocratica di cui sono portatrici. Non sono convinti neppure della bontà del progetto UE e del nuovo Leviatano guerresco che sta nascendo sul suolo europeo sotto l’egida della NATO che ha scelto e individuato il suo nemico esitenziale nella Russia e nel resto del mondo che non accetta più la sua egemonia e la sua postura coloniale. Accusare i popoli di votare a Destra, accusare di rossobrunismo e di complicità col nazismo quelli che a Sinistra si sottraggono a questa narrazione, non ritengono la Russia il loro nemico e votano in Europa i partiti di Sara Wagenknecht o di Roberto Fico, serve solo a delegittimare una opposizione che ostacola e svela la loro menzogna totalizzante che si avvale del ” taci che il nemico ti ascolta”, slogan questo sì di tetra memoria. Il vero pericolo che minaccia il nostro futuro e presente è nella pulsione di morte di Thanatos che pervade l’Occidente, il suo percepirsi come civiltà decadente mentre le sue élite coltivano un potere finanziario, politico, tecnico, militare e ideologico senza precedenti, minacciato dall’insorgere di nuovi protagonisti sulla scena della storia che reclamano un loro posto e una loro dignità sovrana. È nella resistenza antistorica a questo cambiamento la radice potenziale di un nuovo e minaccioso totalitarismo ed autoritarismo, e questa minaccia non arriva dai popoli che aspirano solo alla pace e ad un possibile e auspicabile benessere, ma dal Potere esistente e dalle sue oligarchie, quelle che ieri ci hanno regalato il fascismo vero per contenere l’avanzata e l’emancipazione dei lavoratori e dei popoli e che oggi rischiano di fare altrettanto sotto le mentite spoglie della difesa di una decrepita ed inesistente democrazia liberale.

Fonte:

Di BasNews

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