L’Arma dei Carabinieri, da tempo, ha avviato una mirata campagna condotta su tutto il territorio nazionale, rivolta a tutelare le fasce deboli ed in particolare gli anziani, spesso vittime, mediante artifizi e raggiri, del reato di truffa, consumato o tentato attraverso le forme più diverse.
Il Comando Provinciale di Potenza ha disposto, attraverso i dipendenti Comandi di Compagnia e Stazione, mirati servizi, pure porta a porta, finalizzati a contrastare il fenomeno, svolgendo, nei vari centri del potentino, oltre all’azione di controllo del territorio, una campagna informativa destinata soprattutto agli anziani per prevenire tale condotta delittuosa.
Al riguardo è bene sottolineare l’importanza di denunciare, da parte della cittadinanza, al fine di consentire alle Forze di Polizia di indirizzare al meglio le investigazioni ed addivenire alla compiuta identificazione degli autori.
In tale contesto, a Lavello, giovedì scorso, 27 ottobre, presso il centro sociale “M. Di Gilio”, sede dell’associazione “Unitre – Università della Terza Età” del luogo, è stato organizzato un incontro con la cittadinanza destinato principalmente alla popolazione più anziana, al fine di delineare tutte quelle strategie da attuare per potersi difendere da detta tipologia di reato.
Il Maggiore Antonino Di Noia, Comandante della Compagnia di Venosa, competente per territorio, accompagnato dal Luogotenente C.S. Antonio Galgano, Comandante della Stazione di Lavello, alla presenza del Prof. Roberto Bruno, Presidente dell’Associazione, si è rivolto alle oltre 80 persone indicando le modalità attraverso le quali vengono, sovente, compiute truffe in loro danno, fornendo consigli mirati affinché possano difendersi dalle subdole metodologie utilizzate dai malviventi anche per introdursi in casa.
Suggerimenti rivolti ad un cospicuo numero di cittadini anziani e non solo, per favorire la cosiddetta “sicurezza partecipata” ovvero quella sicurezza utile a prevenire i reati e promuovere, nel modo più proficuo possibile, l’indispensabile collaborazione con le istituzioni a ciò preposte.
È stata sottolineata la necessità di coinvolgere e segnalare immediatamente al Numero Unico di Emergenza 112, oppure recandosi presso il competente Comando Stazione Carabinieri, i casi in cui si presentano sospetti appartenenti alle Forze dell’Ordine od allorquando si ricevono anomale telefonate nel corso delle quali vengono richieste somme di denaro.
I presenti hanno manifestato vivo interesse per l’argomento trattato, interagendo con l’Ufficiale a cui, tra l’altro, sono state rivolte varie domande in relazione ai suggerimenti e casi illustrati.