Per raccontare la fragilità e, al contempo, la forza dell’essere umano, si è soliti far riferimento alla canna: la pianta erbacea che si flette al vento ma che resiste e si adatta a vari ambienti. La pianta è da sempre utilizzata per la realizzazione di cesti e strumenti a fiato ma c’è un artista lucano che le utilizza per dare forma e vita a creazioni uniche.
Franco Zaccagnino nasce a Lagopesole nel 1953 e trascorre la sua infanzia a Sant’Ilario di Atella giocando con le canne che, con la fantasia dei bambini, diventano lance, spade e scettri. Franco si innamora di questa pianta e non lascia più. Comincia a tagliarla, piegarla e inciderla per dare forma a tutto ciò che il suo estro gli suggerisce. Oggi le sue opere sono esposte in un museo proprio a Sant’Ilario di Atella: il primo museo di arte arundiana di cui si abbia conoscenza.
Ogni anno, il 10 agosto, a Sant’Ilario accade qualcosa di straordinario.
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