INTRODUZIONE di Francesco Preziuso
In questo weekend della Domenica delle Palme la nostra rubrica “L’Angolo della Poesia” si affida ancora una volta al superlativo talento poetico del rionerese Ernesto Grieco che per questa occasione propone una nuova ed originale “perla poetica dialettale” che si addice pienamente al periodo in questione ed il cui titolo “.. La nott r’ i n’hamint.. ” sta a significare, tradotto in italiano, “La notte del rinnego…”.
In questa poesia, dal contenuto forte e significativo, Ernesto Grieco narra, rievoca ed esalta in modo metaforicamente originale il famoso ed epico “canto del gallo” che animato da uno spiccato senso di autentica fedeltà etica non ha mai interrotto il suo canto annunciatore del risveglio del nuovo giorno senza mai rinnegare se stesso.
Uno spirito originale di autentica fedeltà e lealtà, quello mostrato metaforicamente dal gallo, che si contrappose fortemente allo scarso senso di fedeltà e moralita’ mostrato da tanti altri umani mortali che vigliaccamente giunsero a rinnegare addirittura se stessi, la sacrosanta verità e con essa anche la loro fiducia verso il proprio “maestro” Gesù Cristo.
Solamente il gallo si dissocio’ coerentemente da questa vera e propria vilta’ dove in pochi piansero e in tanti gioirono meschinamente dimostrando tutta la loro pochezza interiore e la più totale spregevolezza.
Da allora, a distanza di millenni, pare come se le tante nefandezze mostrate dal genere umano non siano mai mutate nemmeno con il passare dei millenni e le Sante Parole pronunciate da quel povero uomo sofferente sulla croce si sono tutte pienamente trovate e verificate.
Una poesia dal contenuto metaforico eloquente in cui si esaltano quei sani e sempre più rari valori umani come fedeltà, onesta’, lealtà, coerenza e rispetto che purtroppo vengono quotidianamente “soffocati” dai perfidi e beceri mali attuali radicati nella “deviata” società contemporanea sempre più in balia di mali estremi come cattiveria, arrivismo, falsità, ipocrisia, incoerenza, disonesta’, presunzione e ignoranza.
Tutti mali di una negatività estrema che purtroppo sono fortemente radicati anche nella piccola comunità rionerese.
