INTRODUZIONE di Francesco Preziuso

Per questo fine settimana di metà Maggio, in occasione del “Mese Mariano” attualmente in corso e del 105° anniversario dell’apparizione della Madonna di Fatima avvenuta il 13 maggio 1917, la nostra rubrica “L’Angolo della Poesia” si affida ad un’altra perla di saggezza poetica del rionerese Ernesto Grieco che propone per questa occasione un’interessante poesia, interamente in italiano e dal profondo contenuto religioso-morale, il cui eloquente titolo “Il sogno di Maria Madre Celeste” si addice pienamente al periodo attuale.
Speranza, fede, pace e desiderio di un mondo migliore con un forte pensiero verso Maria Madre Celeste sono solo alcune delle prerogative cardine, fondamentali e di imprescindibile importanza che l’autore Ernesto Grieco manifesta attraverso il significativo contenuto di questo testo poetico esaltando ed esternando con fortissima convinzione e fede devozionale la salvezza del mondo e dell’umanità intera in un metaforico encomio nei confronti di Maria Madre Celeste citando inoltre anche l’eroico spirito di coraggio e sacrificio di Gesù Cristo e l’ammirevole prodigarsi del noto patriarca biblico Noè.
Immense ed eccelse personalità che vengono altamente osannate dall’autore il quale, in questa opera poetica, cerca in un certo modo di dare uno sprono ed una scossa all’intera umanità contemporanea a cambiare il proprio stile comportamentale errato perché, a suo giusto dire, non ci può essere sempre il Gesù Cristo o il Noè di turno pronto a sobbarcarsi ingiustamente i peccati del mondo intero, a sacrificarsi o ad agire in qualsiasi modo per la salvezza e liberazione del mondo dal male.
Infatti, oltre ad un forte encomio verso queste “immense personalità” bibliche, l’autore volge principalmente un suo pensiero riflessivo e profondo verso Maria Madre Celeste esortando, come già detto, l’umanità intera ad onorarla fortemente non lasciando che le lacrime ne righino ancora il volto, a non irridere il suo Calvario, a non calpestare il suo sacro Sudario, a non lasciare che Essa si disamori a noi per la nostra superficialità, a non lasciare inaridire la Terra perché non ci sarà più un nuovo Noè pronto a salvare la stirpe così come non ci sarà più un “nuovo” Gesù Cristo pronto a sacrificarsi per noi e soprattutto a non lasciare che il sacrificio del Figlio di Dio Gesù Cristo resti vano proprio perché, attraverso tutto ciò, il sogno di pace di Maria Madre Celeste possa finalmente avverarsi manifestandosi agli occhi di tutti noi sotto quei sani gesti e quelle sane abitudini della quotidianità come rispetto, amore, amicizia, lealtà, fedeltà, sincerità, carità, onesta’, fratellanza, tolleranza, generosità, solidarietà, fede, devozione, pace e tutte quelle altre sane ed autentiche virtù comportamentali del genere umano che possono rendere davvero migliore questo mondo esaudendo così il già più volte citato “sogno di Maria Madre Celeste”.

Di BasNews

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