POTENZA.- Qual è uno degli antitodi per uscire da questo periodo pandemico è quello della letteratura e dell’arte in generale con l’aiuto dei grandi maestri del passato come Omero, Joyce, e promettenti artisti contemporanei locali. Infatti, uno dei più grandi insegnamenti dell’opera letteraria di James Joyce e dell’Ulisse in particolare: sta nel non perdere mai il piacere del viaggio della scoperta che può avvenire anche in una sola giornata (con la ricorrenza del Bloomsday, ieri 16 giugno 2021) nella città di Potenza, in cui vivi da una vita. Bloomsday: è la commemorazione che si tiene annualmente il 16 giugno a Dublino ed in altre parti del mondo per celebrare lo scrittore irlandese James Joyce. La festività rievoca gli eventi dell’Ulisse, il suo romanzo più celebre, che si svolge in una sola giornata, il 16 giugno 1904, a Dublino. Festa laica in irlanda, il nome “Bloomsday” deriva dal cognome del protagonista del romanzo, Leopold Bloom. Inoltre, il 16 giugno è il giorno in cui Joyce e quella che sarà la sua compagna per tutta la vita, Nora Barnacle, si dettero il primo appuntamento, una passeggiata verso il villaggio di Ringsend. La prima edizione del Bloomsday si è svolta nel 1950, in occasione del trentennale della pubblicazione dell’Ulisse, ad opera di alcuni scrittori che per celebrare tale ricorrenza ripercorsero le peregrinazioni di Leopold Bloom attraverso la città. L’idea dei festeggiamenti venne a un gruppo di scrittori irlandesi, amanti dell’opera joyciana, che decisero di ripercorrere l’itinerario tracciato dal romanzo, visitando i luoghi citati e leggendo in quei posti i brani del testo. Durante la giornata si svolgono varie attività culturali come letture pubbliche. L’arrivo di James Joyce a trieste nel 1904 è stato celebrato il 16 giugno 2004, centenario del primo Bloomsday, con l’inaugurazione del Museo Joyce di Trieste e con diverse manifestazioni nei giorni successivi (conferenze, proiezioni, teatro itinerante). Nel 2015 si è svolta a Salerno la prima edizione del Bloomsday, con un reading teatrale tratto da Ulisse e un’inedita mostra di fumetti ispirati al personaggio di Stephen Dedalus. Nel 2017 a Salerno si organizza la terza edizione del Bloomsday presso il M.O.A. – Museum of Operation Avalanche di Eboli (SA), nell’ambito della quale è l’episodio “Ade” ad essere portato in scena con un reading teatrale. Anche a Potenza per la prima volta il16 giugno 2021, si è svolta la prima edizione del Bloomsday, promosso da alcuni appassionati ammiratori di Joyce e della sua letteratura: Giuseppe Loisi promotore e organizzatore, Maria Pia Zaccagnino, Antonio Corbo, Enzo Paolicelli, Antonio Scarano, Riccardo Pace, Antonio Corbo, Vertone Carmine Pio, Teresa Petti, Nicola Montesano Direttore SSML della Basilicata Scuola Superiore per Mediatori Linguistici della Basilicata, Lucia Guma, e l’artista musicista Flavio Travaglini hanno organizzato qualcosa di bello che a detta di tutti: “E’ successo una cosa che non e’ facile …ed è avvenuta in un momento quello attuale non facile …nel capoluogo di regione nel Parco di Montereale, il parco più antico della città di Potenza, che rende entusiasti gli amanti della natura, un polmone verde fondamentale luogo ideale per una passeggiata, una sana lettura distensiva su una panchina o per i giochi dei bambini più piccoli con i suoi stupendi panorami che vi si possono ammirare. Ognuno degli organizzatori e del pubblico accorso nel parco si è cimentato nella lettura di alcuni passi del celebre Leopold Bloom di James Joyce, lo scrittore, poeta e drammaturgo irlandese; il cui protagonista Leopold Bloom è il protagonista di Ulisse(in inglese Ulysses) di James Joyce, nel quale ha una funzione parallela a quella di Ulisse nell’Odissea Omerica. Una festa che si celebra in tutto il mondo dai caratteri europei e cosmopolitici incarnati da Leopold Bloom nel romanzo e vissuti per davvero dal maestro James Joyce. La serata si è conclusa con la degustazione della tipica birra irlandese conosciuta oggi in tutto il mondo “Guinness”, (La Guinness non si sorseggia all’inizio ma va bevuta rompendo la schiuma con un sorso “importante”. Fatto questo, la si può sorseggiare.) citata nel romanzo e’ così che in una manciata di pagine, e nell’inconfondibile “flusso di coscienza”, James Joyce, consacrò alla letteratura mondiale quello che ancora oggi è uno dei più piacevoli pub di Dublino: il Davy Byrnes, appunto, al 21 di Duke Street, siamo all’episodio 8 dell’Ulisse, Joyce ha citato il pub nell’Ulisse.. in compagnia di una pint di Guinness, of course. La piacevole serata si è conclusa con l’artista e musicista Flavio Travaglini che alla chitarra ha suonato ballate tipiche irlandesi . Travaglini ci dice “E’ stato un bel momento di lettura condivisa a cui ho avuto il piacere di fare da sottofondo con la mia chitarra. Ho eseguito inoltre la ballata irlandese “Erin go bragh” e “Il cielo di Irlanda” di Fiorella Mannoia, con il suo poetico testo ad opera di Massimo Bubola (coautore di De André tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80). Quest’ultima canzone non riesco più a togliermela dalla testa! E’ stata una bella iniziativa, organizzata con pochissimi mezzi, molto spontanea. Replicheremo ancora meglio l’anno prossimo, che, tra l’altro, sarà il centenario dalla prima pubblicazione dell’Ulisse di Joyce”. L’unico fine ultimo ci dicono e tendono a sottolineare gli entusiasti organizzatori del riuscitissimo evento “E’ stare bene insieme senza ansia da prestazione, senza secondi fini… ma solo quello di condividere una lettura piacevole ed edificante….e costituisce un segnale di vera e profonda solidarietà per tutti gli artisti lucani (Che hanno spesso svolto un ruolo attivo, indossando i panni di osservatori attenti, coraggiosi, acuti con le loro canzoni, opere d’arte e/o letterarie, ecc… che in questo momento soffrono di gravi tagli di fondi pubblici occupazionali”.