Ma tu vedi come è centrale il Crob nelle intenzioni dell’Assessore regionale alla sanità che: 1) la sede del Comitato etico e la stessa segreteria tecnico-scientifica, che si occupano di favorire la ricerca sanitaria e le sperimentazioni cliniche, continuano a rimanere presso il San Carlo dopo essere state scippate al Crob; 2) il Crob non è stato individuato come Azienda capofila in nessuna procedura concorsuale; 3) L’Irccs in quanto Istituto di Ricerca deve poter selezionare candidati specifici per le attività di ricerca e di assistenza cui è investito, i medici debbono fare anche attività di ricerca e quindi la selezione è particolare e accurata, nella gestione dei concorsi dei dirigenti medici è necessaria l’autonomia dagli altri istituti; 4) il Crob ha necessità urgenti di un dirigente medico onco-ematologo e di un dirigente medico urologo e non se ne dà corso; 5) al Crob non è stato istituito il Servizio Infermieristico, chiamato a programmare, organizzare, coordinare e gestire le risorse umane indispensabili per l’erogazione dell’assistenza infermieristica e dei servizi offerti all’utenza; 6) non viene soddisfatta sistematicamente la necessità di personale infermieristico come se questa fosse una procedura metafisicamente imposta. Ci sono posti di lavoro vacanti. La carenza di personale rende estremamente difficoltosa la programmazione dei turni di lavoro che, spesso, comporta la chiamata in servizio del personale nei giorni di riposo. Vi sono situazioni nelle quali gli infermieri sono chiamati a turnare per 17 ore consecutive in un reparto ad elevata complessità assistenziale e questo non è tollerabile, in quanto rischioso per la sicurezza del paziente e degli stessi infermieri. Non intendiamo proseguire oltre – la materia c’è – nei confronti di chi governa la sanità, ma non intendiamo neanche più subìre.
Pasquale Tucciariello – Federazione Popolare –