L’8 e 9 giugno sul palco dello Stabile di Potenza le nuove produzioni di “community opera” de La Scuola sull’Albero di Melfi, ispirate agli omonimi melodrammi di Rossini e Mozart
Al via a Potenza la tradizionale rassegna annuale “Chi è di scena?”, con gli allievi e le allieve de La Scuola sull’Albero di Melfi, la scuola di teatro guidata da Alessandra Maltempo e Vania Cauzillo, attiva in Basilicata dal 1993. In cartellone mercoledì 8 e giovedì 9 giugno al Teatro “Francesco Stabile”, a inaugurare la sezione speciale dedicata all’opera lirica, due spettacoli ispirati ai melodrammi “La Cenerentola” di Rossini e “Don Giovanni” di Mozart, produzioni originali di Community Opera, il format della Compagnia teatrale L’Albero basato sulla co-creazione con le comunità per la promozione del linguaggio dell’opera in contesti territoriali marginali.
Durante l’anno scolastico, allievi e allieve della Scuola hanno seguito un percorso di avvicinamento all’opera lirica, sotto la direzione artistica della cantante, attrice e regista Alessandra Maltempo e il coordinamento degli attori e formatori Gino Marangi e Assunta Gastone. All’interno dei laboratori di formazione ed educazione attraverso i linguaggi teatrali, l’opera è stata proposta come un’esperienza immersiva, che ha coinvolto il corpo, la parola e soprattutto il pensiero.
Nel “Don Giovanni” di Wolfgang Amadeus Mozart si mescolano elementi comici e drammatici, trasformando un libertino, un impostore, un assassino, un ateo, in un eroe tragico. Sulla sua figura e sul suo invito a ribellarsi, un gruppo di venti allievi dei corsi di Potenza e Melfi, ragazzi e adulti, ha condotto un’indagine drammaturgica, ma anche filosofica, letteraria, psicologica. Il materiale scaturito dai laboratori è stato poi trasformato dalla drammaturga Laura Grimaldi in un testo i cui nuclei tematici ruotano sempre intorno a un momento musicale preciso dell’opera.
Lo spettacolo prevede una messa in scena corale in cui il protagonista e tutte le altre figure dell’opera diventano interscambiabili, passando da un attore all’altro, per sottolineare un meccanismo a specchio in cui tutti i personaggi non sono altro che l’immagine proiettata di noi stessi. Quello di Don Giovanni non è quindi il diario di un seduttore, ma un manifesto di violentissima libertà in cui sangue, sesso e morte si impastano alle risa, alla burla, al divertimento. Regia di Alessandra Maltempo, laboratorio e messa in scena di Gino Marangi.
“La Cenerentola” di Gioachino Rossini è la sua opera buffa più popolare. La storia tiene dentro tòpoi e personaggi della fiaba (orfani, principi e matrigne) e i meccanismi comici tipici dell’opera buffa (travestimenti, scambi di persona), pur depurata dell’elemento magico. Il testo dello spettacolo, tuttavia, è una trasposizione contemporanea della storia in un contesto molto familiare a quello degli allievi: il mondo del teatro. Ecco allora che il patrigno Don Magnifico diventa il capocomico di una compagnia, le sorellastre le due prime attrici, Cenerentola la trovarobe tutto-fare, il precettore Alidoro una sarta, il principe il regista di un film in cerca della sua protagonista.
Nuovi personaggi e contesto si svolgono parallelamente a quelli originali. Le scene recitate si alternano a quelle musicali dell’opera, in cui arie, duetti e concertati si animano con gesti e azioni, permettendo ai personaggi del testo di Gino Marangi di sovrapporsi a quelli dell’opera rossiniana. Lo spettacolo celebra non solo ‘il trionfo della bontà’ (come riporta il sottotitolo del libretto), ma tocca anche temi vicini ai ragazzi come il talento, il sogno e l’importanza della figura del mentore. Regia di Alessandra Maltempo e Gino Marangi, laboratorio e messa in scena di Gino Marangi.
Ingresso agli spettacoli alle ore 20.30, sipario alle 21.00 Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 349/8243232 o scrivere all’indirizzo e-mail info@lalbero.org.