di Redazione…
In premessa bisogna dire, per sgombrare il campo da inutili polemiche, che, come principio è giusto rispettare le regole, in questo caso sul conferimento della “monnezza” (si chiede scusa per il termine poco elegante). Quindi, da non molto, anche qui da noi, come in molti Comuni italiani, è stata istituita la figura dell’ispettore ambientale. Vediamo quali dovrebbero essere i compiti loro assegnati.
I compiti, dovrebbero essere relativi ai servizi di pubblica utilità nel territorio per la prevenzione, la vigilanza, il corretto conferimento, la gestione e la raccolta dei rifiuti. Compiti a difesa e salvaguardia del suolo, del paesaggio e dell’ambiente in sinergia con la Polizia Municipale, la Protezione Civile e tutti gli uffici comunali del Servizio Ecologia e Ambiente. Diciamo che, se questi ragazzi- ispettori, hanno il compito di prevenire e fare vigilanza (assieme alle cosiddette fototrappole: chissà se ci sono) in relazione all’abbandono dei rifiuti in zone periferiche, od anche nei pressi dei cassonetti, la cosa non può che essere accettata da tutti. Cosa diversa invece, se gli stessi ragazzi, devono rovistare nei cassonetti, poiché di questo, a quanto pare, si tratta; e, se è così, la questione merita qualche approfondimento. In buona sostanza, il conferimento della differenziata qui da noi, risulta corretto, capitano degli errori, fatti magari da anziani, ma niente di più; alcuni dubbi invece, sul destino degli stessi rifiuti dopo il conferimento. È oltremodo degradante per i ragazzi preposti, far loro rovistare nei cassonetti, diciamola tutta. Peraltro, le segnalazioni (con quali prove peraltro) sarebbero il preludio ad eventuali multe, nei riguardi di chi conferisce nei cassonetti condominiali, per gli altri, forse sarebbe più complicato controllare. Controllare quelli condominiali, poi, attraverso quali modalità, visto che gli stessi hanno chiavi apposite? anche se molti hanno le serrature inutilizzabili poiché non più funzionanti (chiunque può conferire nei cassonetti, al di fuori del condominio). Per quale motivo poi le multe dovrebbero essere pagate da tutti i condomini per errori commessi da singoli? Multe relative ad un sistema di raccolta, quello porta a porta a Rionero, temporaneo, poiché lo stesso sistema dovrebbe essere sostituito, per ammissione di chi lo ha avviato anni fa, sistema, invece, cosa molto grave, che non prevede incentivi per i cittadini. Quindi, anziché vedersi introdurre incentivi volti alla riduzione della tassazione, i cittadini, per errori tutto sommato trascurabili, poiché le problematiche ambientali non sono queste, sono più che altro relative all’abbandono dei rifiuti (chi dovrebbe controllare faccia qualche giro e qualche foto nei pressi dei fossi nell’area extraurbana) i cittadini, si diceva, si vedranno recapitare anche le multe.
Amministrare, lo si ricorda, dovrebbe significare, tra le altre cose, risolvere le questioni con un minimo di logica, e non certamente affidandosi a metodi repressivi come questo, che non hanno molto significato nella complessiva questione ambientale. A supporto del metodo di controllo scelto (sarà di sinistra, o di desrta?) si riporta quanto scritto nella pagina fb che ha annunciato gli ispettori: “ATTENTI AL BOLLINO! Tutti i cittadini devono necessariamente imparare a “differenziare” correttamente altrimenti incorreranno in sicure sanzioni…” PRIMO AVVERTIMENTO… A parte tali avvertimenti, sarebbe forse il caso che l’Amministrazione, facesse un po’ di sforzo per comprendere quali sono le reali problematiche esistenti nella raccolta, e introducesse incentivi, come detto prima, volti alla riduzione della tassazione, e, cosa molto importante, si occupasse del completamento del centro raccolta ingombranti, iniziato in zona PIP, e bloccato in fase di costruzione. E, non ultimo, sarebbe il caso se la stessa Amministrazione, ogni tanto, incontrasse ed informasse i cittadini su questo e sulle molteplici questioni che riguardano la nostra cittadina: la cosa non farebbe male, non vi sono controindicazioni pericolose per la trasparenza.