Nella mattinata del 28 marzo scorso, due importanti eventi si sono svolti sul territorio regionale. Il primo nella Città di Lagonegro dal tema – Educazione Sanitaria nelle Scuole – iniziativa congiunta tra il mondo scolastico e il Crob di Rionero in Vulture; Il secondo si è svolto proprio all’Irccs Crob, dove ha avuto luogo la costituzione dell’Advisory Board. Entrambi gli eventi sono stati presenziati in “contemporanea” da Cosimo Latronico, Assessore regionale alla Salute della Regione Basilicata e Da Massimo De Fino, DG dell’Irccs Crob. Questo è quanto risulta dai comunicati diramati nella tarda mattinata del medesimo giorno a beneficio della Stampa, dagli addetti alla comunicazione dell’AGR, per quello di Lagonegro, l’altro dagli addetti alla comunicazione del Crob. Non mi stupisco, che nell’era moderna, con l’avvento delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale, tutto diventa possibile, e quindi, anche due soggetti, possano trovarsi nello stesso momento in due luoghi diversi. Senza voler fare le pulci al potere, credo, si tratti, sicuramente di un difetto di coordinamento della comunicazione, che vale la pena correggere, per evitare che la propaganda sia poco efficace. Ma, questo è del tutto secondario rispetto al paradosso che mi preme evidenziare, trattasi della costituzione dell’Advisory Board, due parole inglesi, alquanto roboanti, che rischiano di distrarre l’opinione pubblica dal problema reale dell’Irccs, che riguarda l’assenza da due anni e mezzo, del Direttore scientifico della ricerca. Lungi da me voler sottovalutare la valenza dell’organismo nominato, meno che mai il contributo scientifico dei 13 autorevoli professionisti che formano l’Advisory Board, meglio definirlo con le parole in Italiano – Organo consultivo privo di ruoli esecutivi, che può consigliare l’Azienda nell’attività gestionale e nella definizione dei programmi strategici. Sono stati In tanti, che lessero il mio ultimo articolo del 25 marzo scorso, a proposito dell’intollerabile mancata nomina del Direttore scientifico, a chiedermi, se la nomina di questo organismo consultivo colmasse tale vuoto. Ho dovuto spiegare loro, che a partire dal prof. Antonio Giordano, direttore dell’Istituto Sbarro di Philadelphia, agli altri professori: Giovanni Baglio direttore della Uoc Ricerca, PNE e Rapporti Internazionali di Agenas, Vincenzo Canzonieri direttore della struttura di Anatomia Patologica del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, Giovanni Capelli direttore del CNaPPS dell’Istituto Superiore di Sanità, Anna Maria Colao professore ordinario di Endocrinologia all’Università Federico II di Napoli, Ruggero De Maria presidente di Alleanza Contro il Cancro, Paolo Delrio direttore della struttura complessa Chirurgia Oncologica Colon-Rettale del Pascale di Napoli, Iris Maria Forte dirigente biologo della S.C. Oncologia Clinica Sperimentale di Senologia del Pascale di Napoli, Giannicola Genovese professore associato e direttore scientifico dell’MD Anderson Cancer Center a Huston, Amilcare Parisi direttore del dipartimento di Chirurgia Digestiva all’ospedale di Terni, Mimma Rizzo principal investigator dello studio per l’Oncologia Medica del Policlinico di Bari, Alessandro Sgambato vicepreside della facoltà di Medicina dell’Università Cattolica, Pierpaolo Sileri direttore dell’Unità di Chirurgia Colorettale dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, che compongono il cosiddetto Advisory Board, daranno sicuramente il proprio autorevole contributo scientifico affinchè l’Irccs Crob possa salpare. Ma, senza un comandante, la nave non salpa, né tantomeno può navigare in mare aperto. Quindi i 13 autorevoli scienziati, non colmano affatto il vuoto del Direttore scientifico, deputato alla elaborazione, alla direzione e alla gestione dei programmi di ricerca, quindi, deputato a comandare la Nave dell’Irccs Crob, assumendosi la responsabilità, di navigare in mare aperto.
Gennaro Giansanti
già dipendente dell’Irccs Crob