Tra segnali di ripresa, contraddizioni e propaganda, l’Irccs Crob resiste e si fa onore nel panorama internazionale. È della scorsa settimana, la notizia che l’oncologa, Antonella Prudente, in rappresentanza del l’Irccs Crob ha partecipato alla 19 esima Conferenza internazionale sul cancro al seno “St. Gallen” che si è svolta a Vienna. L’unica italiana ad aver partecipato, fra l’altro, alla tavola rotonda “Un Caffè con l’esperto”, coordinata da Virginia KaKlamani dell’Università del Texas di San Antonio, leader del programma per il cancro al seno del Mays Cancer Center. Già nell’ottobre 2024, anche il direttore dell’Unità Operativa Complessa di chirurgia toracica, Cosimo Lequaglie, onorò l’Irccs Crob a Boston, partecipando al congresso internazionale dell’American College of Chest Physicians “Chest 2024”. Lequaglie, infatti, presentò una relazione sullo studio condotto all’Irccs Crob sull’utilizzo della realtà mista, una metodica che sovrappone la realtà digitale generata tridimensionalmente dall’intelligenza artificiale, al paziente posizionato in sala operatoria. Nel frattempo non sono mancati risultati eccezionali ad opera dell’intero corpo medico per i successi in chirurgia e nelle pratiche clinico-assistenziali, senza sottovalutare l’impegno e lo spirito di sacrificio di tutte le unità operative, che in condizioni di carenza di personale, trovano la forza e l’entusiasmo, per non far fallire il progetto dell’Irccs Crob, nell’interesse del SSR e dei pazienti. Sarebbe ingeneroso, non sottolineare anche l’impegno e la dinamicità del nuovo DG M. De Fino, che si barcamena con iniziative alquanto discutibili, nel tentativo di attuare il cosiddetto Potenziamento e Rilancio dell’Irccs Crob, spesso, agitato in tutte le circostanze e in tutte le salse, insieme all’ipotetico decollo della cosiddetta Rete Oncologica Regionale, sabotata fin dal 2008. Purtroppo, aldilà degli sforzi, permangono limiti e carenze strutturali, a partire dal protrarsi dell’assenza, da oltre un anno, del primario della chirurgia senologica, dell’oncologia medica e del Direttore della UOC (Screening oncologici). Intollerabile, è da considerarsi il vuoto del Direttore della Ricerca Scientifica, che permane da due anni e mezzo. Intanto, la propaganda sul cosiddetto Potenziamento e Rilancio del Crob continua, le promesse di nomina del Direttore Scientifico, restano ancora al palo, senza una energica sollecitazione e presa di posizione, né da parte Del Governatore della Regione, V. Bardi, né dall’intera galassia della politica nostrana, a partire dai parlamentari S. Caiata e G. Rosa del Centrodestra, amici del Ministro alla Salute, O. Schillaci, deputato alla nomina. Ma qualcuno potrà obiettare: – Bardi il 7 marzo scorso ha incontrato il Ministro, per confrontarsi sui problemi dell’Irccs Crob. Certo è vero! Riportare il resoconto del confronto e le dichiarazioni dei due, divulgate già a mezzo stampa, richiederebbe molto più spazio. Mi permetto solo di osservare che si è trattato solo della ripetizione di tutto quanto si erano già detto e avevano divulgato in occasione del pseudo Convegno scientifico, : – “Un Nuovo Crob per la Ricerca e l’Assistenza – Le Nuove Sfide e gli Obiettivi della Salute di Domani” – organizzato al Crob l’8 aprile 2024, in piena campagna elettorale per le regionali, che vide la partecipazione di quasi metà del Consiglio dei Ministri, da Orazio Schillaci, Annamaria Bernini, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Antonio Tajani. Quindi, mentre continua la propaganda sul Rilancio dell’Irccs Crob e si promette la nomina del Direttore Scientifico, nessuno si accorge, o si finge di non accorgersi, che c’è, chi continua a remare contro, dentro e fuori i confini regionali, ponendo ostacoli a volte occulti, a volte palesi. Infatti, due giorni dopo la passerella dei Ministri, il 10/4/24, il Dott. Domenico Bilancia, Oncologo dell’AOR del S. Carlo di Potenza, in contrasto con gl’indirizzi sanciti per la Rete Oncologica, si pronunciò a mezzo stampa, per affermare che la direzione della Radioterapia resti in capo al S. Carlo. Successivamente, il 16/12/24 G. Spera, DG dell’AOR del S. Carlo, insieme al Dott. Bilancia, auditi in IV Commissione del C.R., il primo ha sostenuto, iI S. Carlo è centrale nella Rete Oncologica ed ha così argomentato: – “…Il Dipartimento Oncologico che comprende le Unità Operative complesse di Oncologia, Ematologia, Hospice, cure palliative e terapia del dolore oncologico e il Service di Radioterapia, ha volumi e qualità di attività che non ha confronti possibili sul territorio regionale”. “… Pensare che una qualsiasi delle strutture che afferiscono al Dipartimento Oncologico – ha rimarcato – possa avere una direzione al difuori dell’Azienda, pur all’interno di una SIC (Struttura Interaziendale Complessa) mi sembra oltremodo improbabile”. “…Quindi – ha esplicitato – come si può pensare di allocare la direzione della nostra Radioterapia fuori dall’Azienda Ospedaliera San Carlo”. – Spera ha così concluso – “…Alla luce delle ragioni esposte ribadisco l’assoluta inopportunità di affidare la direzione del nostro Service di radioterapia al difuori dell’Azienda Ospedaliera San Carlo”. Il secondo, Bilancia – ha sostenuto – “Il San Carlo è centrale per la sanità oncologica lucana e anche per quella delle regioni confinanti”, sottolineando la valenza dell’approccio multidisciplinare messo in atto dall’Azienda, esito di un’attività coordinata. “…I nostri numeri – ha proseguito Bilancia – sono confrontabili con quelli delle migliori strutture nazionali. Il San Carlo, – ha infine ribadito – nell’ambito della rete oncologica della Basilicata è un nodo fondamentale”. In conclusione, due domande sorgono spontanee: – 1) Quale incidenza hanno avuto ed avranno gli argomenti fin qui esposti, per il destino e il futuro dell’Irccs Crob? 2) – In sede di stesura del nuovo Piano Sanitario Regionale, quali scelte saranno operate? Mi auguro, che prevalgano, responsabilità, saggezza e lungimiranza, da parte della politica e della classe medica regionale. Nell’interesse del bene comune, si plachino gli egoismi e si elevi l’approccio culturale di una comunità scientifica degna di questo nome, per far volare alto l’Irccs Crob e l’intera sanità lucana.
Gennaro Giansanti
già Dipendente dell’Irccs Crob