Si inasprisce lo scontro in atto all’ Irccs-Crob di Rionero in Vulture tra le diverse sigle sindacali. A dividere autonomi e confederali la firma dell’accordo del 18 gennaio 2022, sottoscritto dall’Azienda e questi ultimi. La FIALS ha tenuto due assemblee con i lavoratori del polo oncologico lucano per spiegare i termini controversi dell’intesa e ormai si paventa lo stato di agitazione.
Il maggior sindacato autonomo del comparto Sanità fa il punto della situazione in una nota diffusa dal segretario provinciale di Potenza, Giuseppe Costanzo
“Premettiamo – dichiara il responsabile sindacale – che la Fials non è contraria agli incarichi di funzione. Anzi: siamo convinti che rappresentano uno strumento operativo atto a valorizzare il contributo delle risorse umane a obiettivi aziendali e modelli organizzativi dell’Istituto. In virtù della loro flessibile e autonoma collaborazione”.
Per Costanzo, però, “si poteva e si doveva trovare un ‘compromesso’ che non scontentasse i lavoratori, soddisfacendo i dipendenti ‘incaricati’. Invece, dopo numerose riunioni, è per noi evidente che la Direzione con l’avallo di CGIL, CISL e UIL ha sottoscritto un accordo che penalizza molto il personale del comparto e favorisce solo alcuni dipendenti che beneficeranno degli incarichi di Funzione, ora molto più retribuiti”.
“Di questi tempi, in cui molte famiglie sono in difficoltà economica – prosegue la nota – non si comprende perché alcune sigle sindacali molto determinate abbiano premuto per congelare cospicue risorse del fondo per i compensi di lavoro straordinario e per l’indennità professionale specifica a favore del fondo per le indennità degli incarichi di funzione”.
“Il fronte sindacale – spiega Costanzo – ormai è spaccato. La Fials e il Nursind non hanno sottoscritto l’accordo motivando le proprie ragioni. I confederali avevano solo una necessità. Bisogna ricordare che gli eventuali residui nei fondi sarebbero distribuiti come quota di produttività tra tutti i dipendenti. 59 mila euro divisi tra i circa 340 dipendenti del comparto in servizio, avrebbe assicurato nel 2023 e per sempre, circa 200 euro lordi annui. Soldi invece perduti. Così si è creato un danno economico certo al personale”.
Per il segretario provinciale della Fials “i dipendenti hanno espresso un notevole disappunto per l’accordo sottoscritto. Siamo stanchi di assistere sistematicamente a procedure di incarichi che dopo due mesi sono modificati nel valore economico o a ‘incaricati’ che continuano a percepire le indennità anche se non espletano più le funzioni assegnate nel contratto d’incarico sottoscritto”.
“Abbiamo chiesto – ricorda Costanzo- con insistenza, fra gli altri, un incarico di Funzione HOSPICE. Un reparto così importante deve avere in presenza un coordinatore del personale addetto all’assistenza. Auspicavamo che, nell’ambito delle risorse disponibili, la Direzione Strategica, avrebbe definito il valore economico degli incarichi rispettando i criteri stabiliti dal CCNL e dal regolamento aziendale:
• dimensione organizzativa di riferimento,
• livello di autonomia e responsabilità che la funzione svolta comporta e autonomia gestionale e/o organizzativa richiesta, anche in relazione alla presenza di posizioni dirigenziali sovraordinate e/o intermedie,
• tipo di specializzazione richiesta,
• complessità ed implementazione delle competenze,
• rilevanza strategica dell’incarico in rapporto agli obiettivi aziendali.
“E’ evidente – conclude il segretario provinciale della Fials – che in un Irccs Oncologico, alla luce di questa griglia, debbano avere maggior peso e quindi maggior compenso gli incarichi del ruolo sanitario di Oncologia Medica, Ematologia, Chirurgia Oncologica e Anatomia Patologica – Laboratorio Analisi. Abbiamo esortato a eseguire le procedure in maniera equa. Ma alcune cose al CROB non si vogliono cambiare”.