Mannaggia…, vuoi vedere che i documenti segreti del Pentagono finiti in pasto ai social media impedirà l’attesa, anzi propagandata controffensiva ucraina visto che i documenti emersi con tanta facilità dai meandri infetti dell’impero danno parecchie informazioni tattiche ai russi sulle eventuali direttrici dell’attacco. Ma al tempo stesso mettono in luce le debolezze insuperabili delle forze armate ucraine, la perenne mancanza di munizioni, le perdite altissime di mezzi e in definitiva mostrano un Ucraina molto più esausta rispetto ala narrazione e con un numero di caduti molto più ampio di quanto non sia stato detto finora dalle fonti di informazione occidentali. Le quali reagiscono con il solito delirio cognitivo come per esempio il New York Times che da una parte attribuisce autenticità ai documenti , ma dall’altro sostiene che il numero delle vittime ucraine , non si capisce su quali basi è falso. Quasi come il NYT.
Ma la documentazione apparsa in due ondate ( e ora si attende la terza) dimostra che gli Usa sono di fatto in guerra con la Russia visto che dirigono tutte le operazione, anche nei particolari e che il loro gigantesco apparato di spionaggio intercetta tutti i messaggi dei propri alleati, compresi i Paesi che compongono i Cinque occhi (Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda, insieme ad Israele e Corea del Sud, ma anche il ministero della difesa russo e persino il gruppo Wagner, Tutte cose che si conoscevano già e che non rivelano nulla di fondamentalmente nuovo tanto che il Cremlino ha commentato la vicenda dicendo: “Non abbiamo il minimo dubbio sul coinvolgimento diretto o indiretto degli Stati Uniti e della NATO (…) ma questo non può influenzare l’esito finale dell’operazione speciale”. In realtà ci sono seri problemi con queste informazioni “top secret” del Pentagono e il tutto restituisce l’impressione di essere stato redatto sulla base di dati reperibili facilmente e non di informazioni effettive. Il tutto confezionato in modo piuttosto scadente: ad esempio, l’insistenza nel “riattrezzare” la difesa aerea ucraina con i missili non è supportata dai dati sulla provenienza di tali missili mentre il nome del NASAMS – il sistema di difesa aerea terrestre a medio raggio co-sviluppato da Raytheon – è scritto male. Si arriva al punto di sbagliare la codificazione Nato di vari sistemi d’ arma e si ha l’impressione che l’Alleanza non sappia bene quanti e quali armi ci siano in Ucraina.
Cosa significa allora questa improbabile fuga di non notizie? Mi vengono in mente tra possibili ipotesi:
La prima è che con questa storia dei documenti top secret si dicono alcune cose sulla reale situazione dell’Ucraine sulle quali la Nato e i media hanno finora mentito per la gola: in questo modo le responsabilità di attenuano e si fa riferimento a informazioni segrete che prima non erano disponibili. Il grottesco e schizofrenico atteggiamento del New York Times lo dimostrerebbe. La seconda è che in modo molto goffo si tendi di confondere i russi prima di qualche azione che viene pomposamente chiamata controffensiva, mentre di fatto sarebbe il massacro delle forze ucraine rimanenti. Infine la terza potrebbe essere un tentativo di uscire da una situazione che sta trascinando Washington dento una palude geopolitica: una volta fallito il tentativo di mettere al tappeto la Russia con le sanzioni economiche che al contrario hanno affondato gli alleati europei, fallito anche il tentativo di erodere il consenso a Putin prolungando un conflitto che comunque la Nato non può vincere, ma che potrebbe portare anche a una epocale sconfitta, ciò che rimane è in qualche modo una fuga all’inglese. Così si fa finta di apprendere da una documentazione segreta che le condizioni dell’Ucraina sono molto peggiori di quelle che si conoscevano. Perché poi il Pentagono non le abbia riferite all’amministrazione di Washington è un controsenso che non ci preoccupa nemmeno di affrontare vista la scarsa dimestichezza del pubblico con il pensiero critico. Ma insomma adesso si può cominciare a dire che forse l controffensiva ucraina potrebbe non ottenere l’effetto dirompente attribuito dai profeti dei media e che quasi quasi avrebbe potuto portare i duecento carri armati di Kiev fino al Pacifico. Anzi la controffensiva potrebbe impantanarsi o magari nemmeno cominciare con il pretesto che il rusi conoscono i piani.
E’ probabile che la spiegazione più realistica sia la terza, ma ne esiste anche una quarta che mi sembra più persuasiva, ovvero che sia stato il Pentagono stesso a far uscire i documenti top secret per rivelare le vere condizione dell’Ucraina ed evitare che il conflitto vada avanti ancora a lungo con il rischio che si trasformi in nucleare. In tale contesto hli errori di nomenclatura militare sarebbe voluti per allontanare i sospetti riguardo alla fonte. Se ciò fosse vero avremmo dei vertici militari o almeno parte di essi che considerano inaffidabili, incompetenti e guerrafondai i vertici politici. Un’inversione che rappresenta benissimo la confusione occidentale.
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