Non a tutti può essere chiaro, ma il premio “per la pace” non viene dal Comitato dei Nobel che è in Svezia, che dà gli altri Nobel per fisica, chimica, letteratura, bensì dalla petrolifera Norvegia. La sua natura radicalmente politicista è dimostrata dal fatto che “il vincitore del premio viene scelto dal Comitato per il Nobel norvegese, composto da cinque persone scelte dal Parlamento norvegese”. Ripeto: sono i deputati norvegesi a decidere a chi assegnare questo speciale “Nobel”.
Non è il vostro cronista a dirlo ma Wikipedia, dalla quale traiamo l’informazione che “nel 2005, il Comitato per il Nobel ha pubblicamente affermato che il premio sarà assegnato solo a persone, gruppi o organizzazioni che hanno impegnato la loro esistenza alla promozione del Modello Liberale” (sic) e beninteso alla ai “diritti umani”..
Wiki:
Il Premio Nobel per la Pace ha spesso contraddistinto una particolare azione senza che questa sia necessariamente sottoposta alla prova del tempo: quella di una persona o una struttura che ha risolto un conflitto internazionale e costruito un consenso pacifico. Sono stati infatti assegnati diversi premi senza tener conto del passato del vincitore o della sua politica e dei suoi atti spesso in contraddizione con la definizione del premio.
Ciò ha ampiamente messo in discussione la credibilità o addirittura la legittimità della distinzione quando si trattava di personalità come il militarista e guerrafondaio Theodore Roosevelt, Anwar al-Sadat, Menachem Begin, Shimon Peres, Yitzhak Rabin, Yasser Arafat, Lê Đức Thọ, Henry Kissinger (sic) : scelte tanto sofferte quanto controverse. Alcuni destinatari sono stati criticati anche per alcune azioni che sembrano contrarie alle aspirazioni del Nobel: dal 2017 la stampa rimprovera in particolare Aung San Suu Kyi vincitrice del premio nel 1991, per la sua inerzia e la sua mancanza di condanna della pulizia etnica contro i Rohingya.[7] Un altro esempio è quello del primo ministro dell’Etiopia Abiy Ahmed Ali, premiato nel 2019, che a partire dal 2020 è stato coinvolto nella guerra del Tigrè, nella quale sarebbe stato responsabile di crimini di guerra: per questo motivo è stata chiesta la revoca del premio. ]
Peggio: , durante gli anni 2000, il premio è andato ad un ex presidente, un ex vicepresidente e un presidente in carica degli Stati Uniti (Jimmy Carter, Al Gore e Barack Obama dopo appena nove mesi di presidenza), superstato che ha scatenato decine di guerre oltre i confini – ma certamen te promotori massimi del “Metodo Liberale” con le armi. L’ultimo e importante rimprovero rivolto al Nobel riguarda l’efficacia e il valore reale di questa ricompensa quando è andata a personalità i cui sforzi diplomatici sono stati giudicati “vani” quanto “sterili” come l’ex presidente statunitense Jimmy Carter, l’ex segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan o l’ex direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica Muhammad al-Barādeʿī.
Quest’anno, le cinque persone scelte dal parlamento norvegese dovevano assolutamente esprimere la russofobia d’obbligo. Per questo Zelenski è stato un serio candidato al Nobel per la Pace. Premio meritatissimo in base alle sue ultime dichiarazioni: Zelensky: “La NATO dovrebbe considerare attacco nucleare preventivo contro la Russia”.
Un vero apostolo della pace secondo Norvegia:
Parlando all’Australian Lowy Institute, Zelensky ha affermato che la NATO e l’intera comunità internazionale dovrebbero prendere in considerazione l’idea di lanciare attacchi nucleari preventivi contro la Russia, impedendo alla Federazione Russa di essere la prima a colpire l’Ucraina.
Precisamente e inequivocabilmente, Volodymyr Zelensky ha detto: “la NATO dovrebbe rendere impossibile alla Russia l’uso di armi nucleari”.
“Sono necessari attacchi preventivi in modo che sappiano cosa li aspetta se usano armi nucleari. Non il contrario, aspettando gli attacchi nucleari della Russia e poi dicendo: ‘Oh, l’hai fatto, allora prendi questo’”, ha detto giovedì, parlando tramite collegamento video al think tank australiano, il Lowy Institute.
Certo anche Biden lo meriterebbe, visto che ha evocato l’Armageddon:
Biden a una raccolta fondi D: “Non abbiamo affrontato la prospettiva dell’Armageddon dai tempi di Kennedy e della crisi dei missili cubani”. Dice che Putin “non sta scherzando quando parla di potenziale uso di armi tattiche”, nucleari o biologiche perché il suo esercito ha prestazioni inferiori.
Il fatto è che Putin non ha parlato del “potenziale uso di armi nucleari tattiche o di armi biologiche o chimiche”. Nel suo discorso televisivo ha menzionato le armi nucleari solo per quanto riguarda le minacce “occidentali” di usarle:
Sono persino ricorsi al ricatto nucleare. Mi riferisco non solo al bombardamento, incoraggiato dall’Occidente, della centrale nucleare di Zaporozhye, che minaccia un disastro nucleare, ma anche alle dichiarazioni di alcuni alti rappresentanti dei principali paesi della NATO sulla possibilità e sull’ammissibilità di usando armi di distruzione di massa – armi nucleari – contro la Russia.
Vorrei ricordare a coloro che fanno tali affermazioni sulla Russia che anche il nostro paese ha diversi tipi di armi , e alcune di esse sono più moderne delle armi che hanno i paesi della NATO. In caso di minaccia all’integrità territoriale del nostro paese e per difendere la Russia e il nostro popolo, faremo sicuramente uso di tutti i sistemi d’arma a nostra disposizione. Questo non è un bluff.
Tutti i discorsi e le notizie di guerra sulla presunta minaccia russa di usare armi nucleari in Ucraina sono totalmente infondati. Il fatto che i media “occidentali” si impegnino improvvisamente in esso mostra che fa parte di una campagna di propaganda con uno scopo. C’è da chiedersi di cosa tratta veramente questa campagna di propaganda su una minaccia inesistente. Potrebbe essere in preparazione di un incidente sotto falsa bandiera in cui un ordigno nucleare statunitense o britannico viene utilizzato in Ucraina per poi incolpare la Russia come pretesto di un impegno militare totale in Ucraina?
False flag e/o armi di distruzione di massa sono dopo tutto lo standard indiscutibile degli Stati Uniti MO e playbook per i pretesti per l’azione militare dalla guerra ispano-americana, al Vietnam, all’Iraq, alla Siria.
Il Pentagono ha sviluppato e schierato apertamente e con orgoglio quelle che chiamano armi nucleari sul campo di battaglia ” più utilizzabili “, in particolare per l’uso contro Russia e Cina.
E gli Stati Uniti sono l’unico paese nella storia ad aver usato armi nucleari in guerra contro un altro stato, in intere città giapponesi piene di gente, in realtà.
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