Le politiche di Net Zero tutte basate su una falsa scienza e a quanto pare anche su un’ incredibile carenza di cognizioni tecniche, verrà effettuata a scapito del lavoro minorile e schiavistico che specie in Africa viene utilizzato per ricavare i preziosi materiali per le pale eoliche e per le batterie. L’ossessione climatica dell’occidente ci porta a dover affrontare nell’immediato sia una vera e propria crisi umanitaria, sia una speculazione selvaggia che finirà per ridurre sul lastrico le popolazioni occidentali. Coloro che spingono Net Zero, a livello politico così come le élite dell’energia verde che traggono profitto da mandati e sussidi, sanno che il lavoro minorile e schiavistico o viene utilizzato per produrre i minerali richiesti dalle loro tecnologie. Affermano di preoccuparsene, ma le loro azioni smentiscono le loro parole. Così come del resto è abbastanza facile smentire la sensatezza dei progetti.
Cerchiamo di inquadrare il problema nella sua realtà: anni di implacabili segnalazioni di virtù ecologi e di isterici allarmismi climatici hanno posto le basi per far pensare all’uomo della strada e certamente anche a molti politici di mezza tacca o senza tacca del tutto che sia possibile abbandonare l’80% le nostra attuali fonti energetiche, economiche ed efficienti, per sostituirle in meno di 30 anni da mulini a vento e pannelli solari generando per l’intanto enormi speculazioni e illusioni che si riveleranno dolorose. Illusioni che stiano già in qualche modo già vivendo se teniamo conto che turbine e parchi eolici già oggi vivono grazie non tanto all’energia prodotta, quanto a una lunga catena di sovvenzioni nascoste- Ma il futuro è davvero molto più inquietante: secondo l’Agenzia internazionale per l’energia ‘eolico richiede più minerali scarsi, elementi delle terre rare e altri metalli critici per chilowattora di energia prodotta rispetto a qualsiasi altra fonte di generazione di energia elettrica, rinnovabile o meno. Senza prendere nemmeno in considerazione i vari impianti in mare che hanno costi assolutamente proibitivi basti pensare che una singola turbina eolica su terra richiede fino a tre tonnellate di rame, cobalto e magneti a fronte del fatto che molte tonnellate di minerale devono essere estratte per ricavare un solo mezzo chilo di terre rare, mentre tra le 100 e le 750 tonnellate di terra debbono essere spostate per produrre il litio, il cobalto, il rame, il nichel e altri elementi necessari per produrre un pacco batteria per un singola auto elettrica. Dunque per produrre gli impianti di grandi batterie su larga scala per fornire energia di riserva quando l’eolico e il solare non danno energia, cosa peraltro assolutamente necessaria se si vogliono eliminare le centrali termiche, bisogna scavare triliardi di tonnellate di terra. Ma tutti accumulatori che non si sa ancora come smaltire per evitare li avvelenare il pianeta e il cui riciclaggio è altamente energivoro non sono eterni: ben che vada dovranno essere sostituite mediamente ogni dieci anni. In pratica gran parte dell’energia prodotta da questi sistemi servirebbe a mantenere in efficienza i sistemi usati per produrla. Ma i più sono troppo disorientati, oppure ottusi, svagati, incapaci di ragionare in proprio, oppure troppo collusi con gli speculatori per cominciare a sfidare seriamente la lunga serie di equivoci e bugie di Net Zero.
Intanto si dovrà fin da subito accelerare al massino l’estrazione dei materiali necessari, molti dei quali vengono raccolti grazie al lavoro minorile i piccole e orribili miniere, come avviene per esempio in Congo da dove si estrae la maggior parte del cobalto. Dal momento che questo sistema è pienamente utilizzato dalle multinazionali occidentali senza alcuna remora non ci sarà altra strada che vedere aumentare gli schiavi bambini , mentre qualche ragazzino idiota in occidente manifesterò per Net. Ma la vendetta non si farà attendere perché presto toccheranno anche ai ragazzini occidentali vivere dentro un sistema schiavistico. Anche se etichettate come rispettose dell’ambiente, queste politiche stravaganti e assurde negano oggi la crescita economica a coloro che ne hanno più bisogno, ma dopodomani la negheranno a tutti vista l’impossibilità materiale di imboccare questa strada almeno con gli attuali livelli di tecnologia . L’ossessione climatica dell’occidente inoculata da sociopatici
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