La città di Rionero ha avuto da sempre una grande tradizione in ambito artistico e tanti sono stati gli artisti locali che nel corso del tempo, tra passato e presente, hanno contribuito all’affermazione e alla crescita del movimento artistico rionerese che si pone, senza dubbio, tra i più importanti e dinamici della Basilicata.
Per comprendere realmente come l’arte sia profondamente radicata nel contesto socio-culturale di questa comunità, basta semplicemete tornare un pò indietro nel tempo per riportare nella memoria collettiva i nomi più illustri degli artisti rioneresi del passato come i compianti e mai dimenticati Michele Falaguerra, Antonio Saracino e Vincenzo Di Lucchio ed altri validi ed esperti artisti di quella prima generazione, molti dei quali ancora oggi in fervente attività artistica nonostante il passare degli anni, come gli inossidabili Bruno Di Giacomo, Giovanni Brenna, Giuseppe Cesta, Angelo Ramunno, Vincenzo Viggiano, Franco Zaccagnino e Antonio Volonnino.
Nomi illustri di artisti di rilievo che hanno scritto una pagina importante nella storia di questa comunità e, con ognuno di essi, ispirato al proprio genere pittorico-artistico preferito e complessivamente di tipo figurativo, paesaggistico, architettonico, mitologico, storico, religioso, ritrattistico e tanto altro.
A quella prima e storica generazione di artisti, molti dei quali come già detto ancora in costante e continua attività, ha fatto poi seguito, negli ultimi decenni, una nuova leva di artisti locali (anch’essa ispirata a buona parte dei generi pittorici che hanno caratterizzato la generazione precedente e con la sola aggiunta di quel genere astratto che ha rivoluzionato l’arte contemporanea) rappresentanta su tutti dai vari Armando Grieco, Ivan Larotonda, Pina De Lorenzo, Roberta Lioy, Maria Antonietta Chieppa, Donato Larotonda ed Angelo Ermanno in arte Dialkan, quest’ultimo fondatore della nota corrente artistica del Surreastrattismo sorta proprio a Rionero nel lontano 1989, oltre al più giovane ma già affermato Giuseppe Grieco in arte Editordreams ed al giovanissimo ed emergente Mattia Pisauro.
A contribuire ulteriormente ed in maniera determinante alla crescita del movimento artistico rionerese nel corso degli anni ha avuto un ruolo di notevole importanza la presenza nella cittadina fortunatiana, da oltre mezzo secolo, del prestigioso Istituto Statale d’Arte poi divenuto da qualche anno, a seguito delle varie riforme del sistema scolastico nazionale, Liceo Artistico.
Una scuola d’arte, quella rionerese, che rappresenta da sempre un punto di riferimento importante per tutti i giovanissimi studenti, sia del luogo e sia della zona del Vulture, che intendono intraprendere gli studi superiori ad indirizzo artistico e con il tutto reso ancora più efficiente e qualitativo in termini di formazione dalla presenza di docenti qualificati e competenti in materia.
Tra i vari artisti rioneresi contemporanei di maggiore rilevo, di quella che definiamo la seconda generazione, spicca il valido e creativo Armando Grieco, rionerese verace classe 1962 e diplomato presso il locale Istituto d’Arte, che ormai da molti anni si sta distinguendo positivamente per la grande unicità e la particolarità delle sue opere d’arte pittoriche ispirate a vari generi come il figurativo, il paesaggistico, l’architettonico e l’astratto ed abile, al tempo stesso, a catturare il forte interesse e l’attenzione del visitatore o del critico d’arte di turno per la molteplicità di sfumature e colori che caratterizzano le sue interessanti opere d’arte.
Per conoscere più da vicino quella che è l’arte di questo valido artista rionerese e per approfondire in maniera più precisa e dettagliata la storia del movimento artistico della cittadina fortunatiana, tra passato e presente, ne abbiamo discusso proprio con l’artista Armando Grieco che ci ha gentilmente rilasciato l’intervista audio che segue:
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