Sembra impossibile non vedere l’uso puramente strumentale dell’ideologismo woke che fa pienamente parte del globalismo e della sua macchina di consenso. Se, ad esempio, il fatto che alcuni Paesi non proteggano sufficientemente le persone Lgbt eccetera eccetera o almeno alcune di esse, viene usato in maniera spuria per fermare i rimpatri dei clandestini, allo stesso tempo viene usato per denigrare la causa di Hamas e Hezbollah dai più terrificanti e stupidi sostenitori del sionismo e della superiorità di Israele. È del tutto chiaro che la santificazione delle sessualità diverse, non ha nulla a che vedere con la considerazione verso queste persone, ma fa parte della complessa eterogenesi dei fini neoliberista e neo feudale che investe la salute, come il clima e come la guerra.

Ho fatto questo esempio per mostrare che la stessa libertà individuale a partire dagli anni ’70 è stata in qualche modo gestita nello stesso modo. Durante i decenni della Guerra Fredda, il successo delle istituzioni occidentali nel garantire le libertà individuali, fu usato come strumento di vantaggio competitivo rispetto alle altre visioni politiche e sociali che erano in campo. Ma da quando alla fine degli anni ’80, il blocco occidentale guidato dagli Usa è stato percepito come vincente, vista la crisi dell’Unione Sovietica, la musica è cambiata: le conquiste sociali che hanno portato un minimo di sicurezza ai ceti popolari, in particolare in Europa, sono state sistematicamente smantellate e lo stesso stato di diritto si è dimostrato evanescente ed è diventato una caricatura di se stesso. Senza una sostanziale consapevolezza pubblica si è passati dalla legalità all’arbitrio sotto la guida di gruppi di potere che hanno di fatto gestito il milieu politico e portato la stessa magistratura ad essere scandalosamente connivente con il potere.

Ciò può essere illustrato con esempi inquietanti, ma niente affatto isolati, dello stato di cose emergente nei Paesi dell’Occidente e tanto per citare uno dei casi più clamorosi vale la pena ricordare l’incarcerazione illegale in Germania dell’avvocato tedesco-americano Reiner Fuellmich, colpevole agli occhi dell’oligarchia di aver fondato nel 2020, il Comitato di ricerca sulla pandemia di Covid, proprio mentre questo esperimento di controllo bio – sociale stava guadagnando slancio. L’obiettivo finale, forse temerario, concepito da Fuellmich di una Norimberga per assicurare alla giustizia i colpevoli è stato ostacolato in ogni modo possibile, ma ha fatto infuriare i mandanti del virus che hanno rischiato di essere colti con le dita nella marmellata. Così l’avvocato è stato falsamente accusato da una ex collega, probabilmente comprata dai servizi, di aver abusato dei beni del Comitato per trarne vantaggio. Secondo la legge tedesca questo è comunque un reato minore che non ha alcun precedente di detenzione preventiva in tutta la storia tedesca del dopoguerra. Ma Fuellmich è stato invece sbattuto in galera e per giunta in regime di carcere duro, dove sta già da oltre un anno, aspettando un processo che presenta aspetti procedurali peggio che farseschi.

E che dire del veterano dell’esercito britannico Adam Smith-Connor recentemente dichiarato colpevole di aver pregato in silenzio per il figlio abortito all’interno di una zona cuscinetto di una clinica per l’interruzione di gravidanza. Si tratta di un vero e proprio “reato di pensiero” che presto sarà esteso a tutto il regno di re Tampax Terzo e per il quale è stato condannato a due anni di carcere e 9000 sterline di multa. Certo capisco che il reato di pensiero non preoccupi la maggioranza delle persone ormai estranee a questo esotico e stravagante oggetto che per giunta non si può ordinare su Amazon, ma una persona con qualche neurone superstite si rende facilmente conto che qui non c’entrano nulla le posizioni personali che si possono avere su Covid, transgenderismo o aborto: ci troviamo di fronte al crollo dell’ordine legale nell’Occidente collettivo. Le tenebre avanzano ed è per questo che comincia a brillare sempre di più il faro di Kazan dove i Brics si apprestano a proporre una nuova concezione degli scambi internazionali e della convivenza. Il vertice si annuncia con una notizia che certamente dispiacerà ai nostri potenziali carcerieri: il Pil della Russia, nonostante le sanzioni, aumenterà quest’anno del 3,8 per cento, più di quello Usa e infinitamente superiore a qualsiasi performance dell’Europa suicida. Per giunta se le spese per la difesa arriveranno vicine al 6 per cento, il deficit di bilancio del 2024 è previsto all’1,5% e all’1% nel 2025. La Russia può sostenere la guerra molto a lungo e ormai sperare che un miracolo salvi la Nato dalla sconfitta senza una guerra nucleare è solo una pia illusione. Ma noi dobbiamo impegnarci perché diventi una pia illusione anche la trasformazione orwelliana della nostra società.

Fonte:

Di BasNews

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la facilità d'uso. Se utilizzi il sito accetti l'utilizzo dei cookie.