Essere autentici è un aspetto impegnativo della nostra crescita. E’ un processo che ci fa resistere all’influenza che gli altri hanno su di noi e che ci porta ad essere padroni di noi stessi. Serve coraggio, molto coraggio.Lo celebra Carmen Piccirillo nel suo ultimo libro “Il coraggio di essere autentici” edito da Manoscrittiebook.

L’opera racchiude dieci racconti caratterizzati da una forte componente di analisi psicologica interiore cara alla penna dell’autrice.

Sono racconti pieni di emozioni concentrate in poche pagine che ci imprimono un sorriso, uno sguardo triste, ci lasciano un insegnamento o un pensiero.

Sono presenti temi come la sofferenza esistenziale, l’incomunicabilità, la differenza di vedute, l’incomprensione. Ma anche temi come la malattia e la morte.

Ogni racconto apre una finestra su un momento di vita dei protagonisti, donne o uomini accomunati dallo stesso desiderio di essere compresi, di essere le persone che vogliono essere veramente.

Protagoniste sono soprattutto le donne di cui sono narrati i malesseri: gli attacchi di panico di Miriam, l’eritrofobia di Tiziana, il disturbo d’ansia di Romina o l’ipocondria di Enrica per citarne solo alcuni. Tutte storie nelle quali può accadere di ritrovarsi.

I dieci racconti, dall’andamento narrativo agile e schietto, offrono una chiave per penetrare i segreti dell’animo dei personaggi invitandoci ad avere coraggio per essere autentici, a togliere la maschera che a volte indossiamo perché imposta dalla società e ad agire ascoltando i propri desideri e bisogni senza conformarsi alle aspettative altrui. Vale la frase di Oscar Wilde “Sii te stesso, tutto il resto è già stato preso” che è anche l’esortazione della scrittrice di Rionero in Vulture, Carmen Piccirillo.

Carmela Lapadula

Di BasNews

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