Rionero in Vulture, 15/22 Febbraio e 2/4 Marzo 2025 – Il Carnevale Antropologico Rionerese è pronto a far rivivere, anche nell’edizione 2025, la magia delle tradizioni più antiche e radicate nel cuore del Vulture. Un evento che affascina e incanta residenti e visitatori, portandoli a scoprire la ricchezza culturale di una delle feste popolari più singolari della regione.

Il protagonista indiscusso di quest’edizione è lui, Turdei, la maschera tradizionale che, con il suo aspetto grottesco e il suo spirito indomito, incarna l’anima più autentica del carnevale rionerese. La figura di Turdei, con la sua carica di folklore e simbolismo, continua a essere il centro di un’esperienza che mescola il riso alla riflessione, l’allegria alla superstizione.

Come racconta il professore Corona nel suo libro “Machere e tradizioni a Rionero”, Turdei è una maschera che affonda le radici nel passato più profondo del paese. “Nelle pelli di lana caprina, sporca e appallinata, davanti le cosce gambali e gambiere di lana corbellata, racchiudeva con funi, funicelle e spago il suo corpo più che tozzo, con al petto campanacci di buoi, in una mano ‘lu furcidd’, una forca di legno che serviva ai contadini per ammassare la paglia, in testa un paio di corna appuntite, recuperate in qualche macelleria, e, appoggiato su un’anca, un teschio, forse recuperato nel cimitero poiché, fra le tante cose, era anche aiutante necroforo, addetto a scavare le fosse.”

Un’immagine inquietante, ma anche affascinante, quella di Turdei, che calava su Rionero ogni anno durante il Carnevale, scendendo dal Monte Vulture per invadere i vicoli e le contrade del paese. Con il suo brontolio animalesco e il suo aspetto che mescolava il macabro e il comico, Turdei incuteva timore nei più piccoli, ma faceva ridere gli adulti, che lo accoglievano con calore, applaudendolo e offrendogli da bere, per celebrare il suo spirito esuberante.

Il carattere di Turdei è, infatti, quello di un bonaccione, un “Mefistofele” che però non è cattivo, anzi, è un simbolo di allegria e di spensieratezza. “Turdei, pur con il suo aspetto di brutto e cattivo diavolo, era un bonaccione. Di carattere allegro, metteva buon umore tra la gente che lo accoglieva con simpatia” – aggiunge il prof. Corona nel suo libro.

Il Presidente della ProLoco Prof. Cristian Strazza “Questa maschera non è solo il simbolo di un’epoca passata, ma anche un’icona viva e pulsante, capace di attraversare il tempo e di parlare ai cuori di chi partecipa al Carnevale rionerese. Non è raro, infatti, che Turdei, sempre più su di giri dopo aver bevuto un buon bicchiere di Aglianico e mangiato qualche panino con prosciutto o salsiccia, inizi a ballare e saltellare con la sua forca, battendola ritmicamente insieme al suono dei campanacci di buoi che indossa. Un momento di pura gioia e condivisione che rappresenta, più di ogni altra cosa, il cuore pulsante di una tradizione che non vuole smettere di essere viva e festante”.

L’edizione 2025 del Carnevale Antropologico Rionerese fortemente voluta dalla Locale ProLoco con L’Amministrazione Comunale e l’assessore alla Cultura Cinzia Gliaschera non si limita a essere una semplice manifestazione folkloristica: è un’occasione per riscoprire e celebrare le radici più profonde della comunità, unendo generazioni e culture diverse in un’unica, grande festa. Sarà un’esperienza che farà riscoprire a tutti il significato di una tradizione che non solo affonda nella storia, ma si rinnova di anno in anno, portando con sé il calore della nostra gente, l’energia dei nostri simboli e l’amore per la nostra terra.

Non perdere l’occasione di immergerti nell’atmosfera unica di Rionero e di fare parte di una tradizione che, come Turdei, non smette mai di stupire. Il Carnevale Rionerese 2025 ti aspetta il 15/22 Febbraio e 2 Marzo con la ripresa delle feste nei quartieri e il 4 Marzo con la sfilata dei colori che vedrà coinvolte le scuole, le associazioni e il gruppo dei TURDEI che scendendo dal Monte Vulture si dirigeranno verso la piazza centrale dove tra esibizioni coreografiche, musica, vivande e leccornie sarà un tripudio di gioia e colori.

Di basnews

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