Solo il governo dei migliori poteva riuscire nella mirabile impresa di distruggere l’economia, disarticolare ogni processo democratico, inventarsi le misure più severe e discriminatorie del pianeta, lacerare irrimediabilmente il tessuto sociale – il tutto con l’obiettivo ufficiale di “combattere il virus” – e poi ritrovarsi con la mortalità pro capite più alta tra tutti i principali paesi europei (comunque non tale da giustificare le misure in questione visto che la mortalità generale è nella media del quinquennio pre-2020).
La ragione, in fin dei conti, è semplice: la via da seguire era quella indicata da diversi epidemiologi fin dall’inizio dell’epidemia: proteggere i fragili e permettere alle persone non a rischio di continuare la loro vita normale; noi da due anni facciamo l’esatto opposto: rendiamo la vita impossibile alle persone sane e non a rischio e abbandoniamo a se stessi i fragili e le persone malate (come sa chiunque abbia avuto la sfortuna di avere un parente anziano positivo o, peggio ancora, sintomatico).
Thomas Fazi
Economista e saggista. Autore con W. Mithchell di “Sovranità e barbarie” (Meltemi). Su twitter: @battleforeurope
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