Ciò che è accaduto in Germania domenica scorsa e accadrà probabilmente negli Usa a novembre, apre una finestra di estremo pericolo di cui tuttavia ci accorgiamo con difficoltà, appesi come siano al filo teso della narrazione. La grande offensiva globalista sta perdendo colpi e la migliore dimostrazione è il mea culpa di Zuckerberg per aver accettato la censura imposta dall’amministrazione Biden ben sapendo che Trump da quattro anni sta dicendo che l’operato di Facebook e degli altri social di Meta dovranno essere tema di un’inchiesta giudiziaria. Per non parlare del marcio della psicopandemia che Kennedy jr intende finalmente portare alla luce. Insomma l’arca del globalismo è in grave crisi e in tale situazione, con una Casa Bianca che comanda l’Occidente, senza che si sappia chi comanda dentro di essa, potrebbe anche sfruttare l’ultima agonia dell’Ucraina usata, massacrata e ormai al lumicino per far esplodere un conflitto mondiale. Non c’è bisogno di un ordine preciso: dentro un sistema feudale gli errori e le provocazioni possono arrivare da qualsiasi valvassino o valvassore. Insomma, muoia Sansone con tutti i filistei, sebbene i filistei siano proprio loro.
L’intenzione di Kiev – Nato di colpire sempre più in profondità la Russia con ciò che gli rimane dell’arsenale occidentale spingerà la Russia ad attaccare le retrovie ucraine che si trovano in Europa, come risposta. E ben sapendo che questo può portare a un conflitto generalizzato si sta preparando attivamente a questo scenario: è ricomparso dopo parecchio tempo, anzi dall’epoca del decreto sulla mobilitazione e della guerra in Georgia, il segnale a onde corte lanciato dalla stazione militare chiamata in Occidente UVB-76, che secondo molti esperti potrebbe far parte del sistema russo di allarme nucleare. Inoltre, come è già noto, Mosca sta rivedendo i propri protocolli sul conflitto atomico che la Russia prevedeva solo come estrema risposta a un assalto e sta allenando intensamente gli uomini del settore della risposta nucleare e ridislocando in Crimea e altrove i sistemi missilistici strategici Burevestnik. Non si tratta di “normali” missili balistici intercontinentali, ma di vettori da crociera a propulsione nucleare che volano a bassissima quota e hanno un’autonomia vicina ai 50 mila chilometri. Questi ordigni possono facilmente evitare le reti radar e colpire da posizioni del tutto inaspettate. Inutile dire che l’Occidente non ha nulla di simile e che questo è un messaggio diretto a Washington: non sarà solo l’Europa a pagare le conseguenze del terrorismo sul territorio russo.
Tutto questo si svolge sottopelle, all’insaputa della maggioranza dei cittadini cui vengono ogni giorno ammannite sbobbe belliche prive di qualsiasi valore dentro una narrazione che ha ormai perso il senso dei suoi limiti. Per esempio si vorrebbe far credere che le esplosioni in fabbriche di armamenti in Germania, Polonia o Romania siano dovute al caldo record, una cosa assurda in senso assoluto, ma ancora di più perché se l’estate è stata calda nella zona mediterranea è stata invece piuttosto fresca sull’Europa continentale. Del resto viene tenuto sostanzialmente nascosto che la Russia è oggi il maggior fornitore di gas all’Europa, dopo tanta retorica sulle sanzioni. Ma naturalmente si tratta di gas a prezzi molto lontani da quelli di un tempo.
Sulla superficie delle cose dove i media sono liberi di dipingere i loro scenari prefabbricati, si svolge un paradossale balletto che alla repressione cognitiva auspicata e attivamente attuata, accompagna una sorta di new age degna di un manicomio: il globalismo che ci vuole felici come idioti e depauperati dei diritti, parla attraverso Kamala dei gioiosi e dei giocondi, subito imitata, nel meccanismo infernale dei media pappagallo, da intellettuali e scrittorucoli nelle province dell’impero, decisi a strappare un ultimo applauso con gag pseudopolitiche sempre più grottesche. Come quella della felicità, ultima fatica di una nostrana pennarella di regime. È uno spettacolo da strada che si prefigge lo scopo di nascondere dove essa porti. Ma di certo questi saranno i mesi più pericolosi per noi.
fonte: