Grazie allo spettacolo prodotto dalla Compagnia teatrale Petra, la natura prende voce attraverso il teatro, in un percorso alla scoperta degli spazi liminali tra uomo e ambiente
Che cosa accade negli spazi limite, al confine tra il mondo abitato dall’essere umano e la natura? A questa domanda risponde “Humana Foresta”, una performance esperienziale in natura che invita a scoprire spazi naturali e luoghi della memoria, dove la natura ci parla e la fascinazione performativa si intreccia con l’esperienza personale. Una produzione della Compagnia teatrale Petra, realizzata in collaborazione con Scarlattine Teatro – Campsirago Residenze, che quest’estate attraverserà diverse località in tutta Italia, esplorando boschi, parchi, giardini e aree verdi.
“Humana Foresta” nasce dal desiderio di indagare il rapporto e la connessione tra l’essere umano e la natura, che, apparentemente silenziosa e a volte nascosta ai nostri occhi, assiste al passaggio delle generazioni, ai cambiamenti e alle trasformazioni. Durante la performance, un narratore conduce il pubblico lungo un percorso di scoperta in ascolto degli alberi e delle loro storie, fino ad arrivare in un luogo segreto dove gli spettatori acquisiscono una nuova consapevolezza e responsabilità: donare un nuovo sguardo per rinnovare il patto antico tra uomo e natura di esistenza e convivenza.
Dopo le prime date, che hanno visto la performance andare in scena il 1° giugno a Vimercate (MB) per il “Vimercate dei ragazzi festival”, il 22 giugno ad Andria (BT) per “Il Tempo dei Piccoli” e il 28 luglio a Fiorano Modenese (MO) per “Aria Aperta Teatro Festival”, il calendario degli appuntamenti proseguirà il 3 agosto ad Ampezzo (UD) per “Teatro della Sete”, il 7 agosto ad Altopiano della Vigolana (TN) per la rassegna “Al Riparo degli Alberi”, il 24 agosto a Brienza (PZ) nell’ambito del cartellone degli eventi comunali e il 30, 31 agosto e 1° settembre ai Laghi di Monticchio (PZ) per “Il Festival della Rigenerazione”.
La ricerca di “Humana Foresta” è iniziata nel 2021 con la tappa “zero” di una residenza artistica a Cirigliano (MT), nell’ambito del festival “In linea d’aria” promosso da Fondazione Matera-Basilicata 2019. È qui, in un piccolo borgo verde di soli 200 abitanti nel cuore della Basilicata, che Petra ha messo a fuoco il tema della ricerca: il rapporto tra l’uomo e la natura.
La scelta di indagare questo tema attraverso il teatro è motivata anche dalla presenza a Satriano di Lucania di una tradizione antica legata al carnevale e ai riti arborei, “La foresta che cammina”, durante la quale 131 uomini albero, detti “rumita”, percorrono in corteo le vie del paese; un evento riconosciuto ufficialmente dal Ministero della Cultura come “Carnevale storico” d’Italia.
Prendendo spunto dal Carnevale di Satriano di Lucania e dalla figura del rumita, un uomo vegetale completamente ricoperto da foglie di edera, albero vagante, maschera silente, è stata messa a punto la linea drammaturgia della performance. Il lavoro teatrale si concentra su questo rito arcaico che incarna una natura che si umanizza e chiede all’uomo un riscatto per ciò che le è stato sottratto, ristabilendo un rapporto antico con la Terra per rispettare gli uomini e le donne che la abiteranno in futuro.
“Humana Foresta” è una produzione della Compagnia teatrale Petra, in collaborazione con Scarlattine Teatro – Campsirago Residenze, ideazione e regia di Antonella Iallorenzi e Raffaella Giancipoli, con Antonella Iallorenzi, elementi scenici e costumi di Iole Cilento, cura tecnica di Angelo Piccinni.