Novità importanti sul Green Pass arrivano dall’Europa. Una sentenza ha infatti sospeso l’obbligo di mostrare il lasciapassare sanitario al Parlamento Europeo.
“Il presidente del tribunale dell’Unione Europea ha deciso di sospendere temporaneamente l’imposizione del Green Pass per l’accesso agli edifici del Parlamento europeo”. A riferirlo è la stampa belga, precisando che “alcuni eurodeputati e il personale del parlamento europeo avevano presentato ricorso contro tale imposizione”.
Nel testo della misura sospensiva, secondo quanto riporta Huffington Post, si legge che “appare necessario, nell’interesse di una buona amministrazione della giustizia, sospendere l’esecuzione della decisione impugnata limitando le condizioni di accesso dei ricorrenti ai locali del parlamento europeo al requisito di un autotest negativo. In caso di risultato positivo, questo test deve essere seguito da un test pcr. In caso di esito positivo di quest’ultimo test, il parlamento europeo può rifiutare ai richiedenti l’accesso ai suoi locali”.
“La Corte europea ha accolto la richiesta di sospensiva degli eurodeputati e membri dello staff del Parlamento europeo contro il Green Pass”. Lo scrive su Twitter l’eurodeputata Francesca Donato postando un articolo pubblicato dal sito belga La Libre che riporta la notizia della sospensione per l’uso del certificato verde Covid per entrare nei locali dell’Eurocamera. “Io sono una dei 5 eurodeputati ricorrenti – ha aggiunto in un altro tweet Donato -. Da lunedì per noi 5 e per gli altri ricorrenti dello staff non sarà necessario esibire il Green Pass per accedere al Parlamento Europeo, fino alla decisione della Corte nel merito. Primo segnale molto positivo dalla giurisprudenza Ue!”. L’eurodeputata (ex esponente della Lega che siede nei non iscritti) ha poi precisato che “insieme ai colleghi eurodeputati contrari al Green Pass, chiederemo formalmente al Presidente ed al Bureau di sospendere l’attuazione della decisione di richiedere” il certificato “per tutti gli eurodeputati ed i lavoratori del Parlamento, almeno fino alla sentenza, per rispetto della Corte”.
Una fonte interna al Parlamento Europeo, contattata dall’agenzia Ansa, dice di non essere al momento a conoscenza di quanto deciso dal presidente del Tribunale Ue e di non avere ricevuto nessuna comunicazione in merito, considerato il fine settimana e la festività domenicale.