Il progetto è finalizzato alla realizzazione di uno spettacolo dal vivo di narrazione biografica sul ruolo delle donne nel mondo della scienza che farà uso di dispositivi multimediali

Nell’ultima settimana di agosto si è svolta a Potenza, presso U-Platz, spazio civico e teatrale di Gommalacca Teatro a Rione Cocuzzo, la residenza artistica di Andrea Ciommiento, esperto di creazione performativa e mediazione artistica, dedicata alla nuova produzione della compagnia dal titolo “Supernove”.

“Supernove” si configura come il risultato performativo del progetto “Interviste alle SuperNòve”, con cui Gommalacca Teatro ha ottenuto il premio produzione Wiki Teatro Libero, promosso da Wikimedia Italia Foundation e finalizzato a stimolare la condivisione del sapere e a promuovere una partecipazione più consapevole alla fruizione e alla produzione di cultura libera e accessibile a tutti. Quindici i progetti selezionati in tutta Italia per la capacità di raccontare la vita e le opere di donne e uomini che hanno contribuito a diffondere la cultura e la conoscenza libera. Ispirato da un articolo del portale americano Business Insider sulle nove donne più importanti nel mondo Open Source di Linux, il progetto “Supernove” nasce dall’idea di intervistare le donne impegnate nell’ambito delle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) per trarne uno spettacolo divulgativo.

La residenza è stata preceduta da un lavoro di ricerca, svolto nei mesi di febbraio e marzo 2021, indirizzato a raccogliere, attraverso un format di interviste e incontri conoscitivi in videoconferenza, le biografie e le storie professionali di donne attive nel campo scientifico: professioniste, insegnanti, ricercatrici, divulgatrici e studentesse. Le interviste hanno previsto una serie di domande sviluppate come metafora degli stadi di trasformazione delle stelle. All’indagine sulle donne-scienziate del nostro tempo si è affiancata una raccolta di storie lontane nel tempo e nello spazio sulle donne-scienziate rimaste nella storia. Da Ipazia a Margherita Hack, una costellazione di supernove capaci di “esplodere” in tutta la loro luminosità e il loro talento.

A fine agosto, il team di ideazione, scrittura e messa in scena composto da Carlotta Vitale, attrice e direttrice artistica di Gommalacca Teatro, e da Miranda Masini e Lavinia Molinari, giovani allieve dei laboratori di ricerca scenica della compagnia, ha iniziato un nuovo percorso di trasformazione dei risultati della ricerca in una narrazione digitale, grazie al supporto dei laboratori di creazione multimediale diretti da Andrea Ciommiento, che cura drammaturgia multimediale e direzione creativa del progetto.

Durante la residenza, un gruppo di ragazze e ragazzi di età compresa tra i 14 e i 20 anni è stato coinvolto in esercizi creativi di narrazione con l’impiego di dispositivi multimediali, volti alla preparazione di uno spettacolo aperto al pubblico, in cui sarà raccontato il rapporto tra donne e scienza, attraverso una formula inedita che vedrà l’utilizzo di smartphone, videoproiezioni in live stream e interazioni multimediali.

Lo sviluppo dello spettacolo è basato sul concetto di co-creazione, che implica tutti gli strumenti professionali del teatro, arricchiti di vari altri strumenti di empowerment, focus group, interviste, brainstorming, sottesi alla creazione dal basso di un processo creativo. Questo processo è ormai consolidato nel lavoro di Gommalacca Teatro, dopo 15 anni di sperimentazione sul territorio, culminata con la messa a fuoco delle metodologie nello sviluppo dei progetti culturali per le Capitali Europee della Cultra 2019 Matera e Plovdiv.

L’appuntamento con il pubblico per scoprire come si articolerà la performance narrativa, che vedrà gli spettatori-partecipanti in modalità attiva, è per il 24 settembre, data in cui avverrà il debutto in occasione della Notte Europea dei Ricercatori – SuperScienceMe 2021, presso il Centro CNR-IMAA di Tito, le cui ricercatrici e ricercatori hanno mostrato grande interesse per il progetto e accolto la proposta di partire proprio da quei luoghi e comunità da cui si osservano l’universo e la vita con fiducia nella scienza, dal presente al futuro. Il debutto definitivo dello spettacolo avverrà il 29 ottobre a Mantova, nell’ambito del SEGNI New Generations Festival 2021.

Di BasNews

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