Le Fiamme Gialle della Compagnia di Policoro hanno sequestrato 1 Kg di cocaina e tratto in arresto un corriere proveniente dalla Calabria, per traffico di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.
In particolare, nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio finalizzati alla prevenzione e repressione dei traffici illeciti, eseguiti lungo le principali rotabili della provincia, una pattuglia della locale Compagnia all’altezza del bivio per Rotondella (MT) – S.S. 106, direzione Taranto – sottoponeva a controllo un’autovettura in transito.
Tuttavia il conducente, all’alt dei finanzieri, avrebbe forzato il posto di controllo, dandosi alla fuga. Prontamente inseguito dai militari, l’autovettura è stata immediatamente raggiunta e fermata. A seguito di un’accurata perquisizione del veicolo, veniva rinvenuto, abilmente occultato nell’abitacolo, 1 Kg di cocaina purissima.
La posizione del soggetto tratto in arresto dalla Fiamme Gialle, è al momento al vaglio dell’Autorità Giudiziaria di Matera.
L’attività svolta dai Finanzieri testimonia, ancora una volta, il costante impegno e la continua attenzione rivolta alla prevenzione ed alla repressione dei traffici illeciti di sostanze stupefacenti a tutela della collettività e specialmente dei più giovani.
Il presente comunicato stampa è stato diramato al fine di garantire il diritto di cronaca, rappresentando che:
– il procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari e dunque si tratta di ipotesi ancora da dimostrare nell’eventuale sede dibattimentale;
– i fatti accertati dalla Guardia di Finanza rappresentano solo il primo “step” dell’inchiesta a carico dell’indagato e che, pertanto, non esiste alcuna pronuncia di colpevolezza e la persona indagata deve essere considerata innocente fino al definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile di condanna, in quanto
potrebbe dimostrare, nelle successive fasi, anche processuali, la propria eventuale estraneità alle ipotesi contestate.
Pertanto, le ipotesi investigative delineate in precedenza, sono state formulate nel rispetto del principio della presunzione d’innocenza della persona sottoposta ad indagini.