La Procura della Repubblica di Lagonegro, a seguito di indagini eseguite dalla Compagnia Guardia di Finanza di Lauria, ha disposto l’arresto di un funzionario di Poste Italiane ed il sequestro preventivo per equivalente della somma di Euro 2.182.069,60, profitto di circonvenzione di incapace e truffa aggravata ai danni di due anziani coniugi.
Le Fiamme Gialle lauriote, a seguito dell’approfondimento investigativo di una segnalazione di operazioni finanziarie sospette connesse all’accensione, nel 2017, di polizze vita del tipo “unit linked” per Euro 1.300.000presso un’agenzia di Poste Italiane di Lauria, da parte di due fratelli di Lauria, constatavano che i fondi provenivano da una presunta donazione da parte di due anziani coniugi, prozii dei predetti. Le successive indagini portavano i finanzieri ad appurare lo stato di analfabetismo di uno dei coniugi mentre l’altro, all’epoca dei fatti, versava in accertate condizioni di inabilità fisiche e mentali.
Venivano quindi ricostruite tutte le operazioni finanziarie a monte delle citate polizze, rivelatesi del tutto illecite e perpetrate con la necessaria connivenza di funzionari e dipendenti postali e individuate ulteriori operazioni finanziarie anomale, tese alla sottrazione di fondi ai suddetti coniugi, perpetrate nel 2016 e in anni precedenti.
Tutto ciò avveniva in violazione delle norme antiriciclaggio di cui al D.Lgs 231/2007 relative all’adeguata verifica della clientela, all’identificazione degli esecutori delle operazioni e dei titolari effettivi da parte dei dipendenti dell’Ufficio Postale di Lauria Superiore.
Nel complesso, risultavano sottratte illecitamente somme per oltre 2 milioni di Euro.
Le successive attività d’indagine, eseguite su delega della Procura della Repubblica di Lagonegro, venivano estese ad alcuni funzionari e dipendenti di Poste Italiane, concorrenti nei reati di circonvenzione di incapace, truffa aggravata, indebito utilizzo di carte di pagamento, riciclaggio ed autoriciclaggio.
Accogliendo le tesi investigative dei finanzieri laurioti e del PM titolare delle indagini, il GIP del Tribunale di Lagonegro disponeva l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari per un funzionario di Poste Italiane, per truffa e riciclaggio in concorso, induzione a rendere dichiarazioni mendaci all’Autorità Giudiziaria e favoreggiamento, nonché il sequestro preventivo diretto e per equivalente della somma di Euro 2.182.069,60, nei confronti dei due germani beneficiari del profitto del reato, da estendere ai beni mobili ed immobili in caso di