“Bisogna assolutamente superare la paralisi amministrativa e politica per affrontare le tante emergenze esistenti. I contrasti ormai storici tra l’Assessore Cupparo e l’amministratore Musacchio del Consorzio di Bonifica mettono a rischio il comparto della forestazione e non solo. L’agenzia forestale è l’unica soluzione, oggi più che mai.
Le risorse andavano trasferite in coincidenza dell’approvazione del piano stralcio che deve contenere i dettagli dei lavori da effettuare. Invece – ad oggi – non è stato così. Attualmente l’unico piano approvato approvato con dgr il 16/6/2022 é il POA (Piano operativo Annuale). Nessun piano stralcio, come prevede la procedura tecnico amministrativa, è stato ancora presentato e approvato dalla Giunta Regionale. Di chi è la responsabilità? Ho richiesto formalmente copia della progettazione e/o piani stralci relativi alle attività di forestazione, di cui alla L.R. 42/1998, redatta dal Consorzio di Bonifica di Basilicata da realizzare nell’anno 2022, con i relativi atti di approvazione, al fine di approfondire una vicenda da non sottovalutare sotto tanti profili.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva.
“Il Presidente Bardi, in attesa che si definisca la vicenda Cupparo connessa alla sua posizione giudiziaria – prosegue Luca Braia – risolva immediatamente la questione, anche quella legata alle risorse economiche che sembrano mancare ai conteggi del Consorzio di Bonifica e garantisca, se ciò fosse ancora possibile, la regolarità delle azioni residue oltre che siano effettuate tutte le giornate di lavoro promesse e inserite nel POA, ai circa 2800 addetti della forestazione.
Intanto, dalla fine del mese di maggio i lavoratori operano e vengono regolarmente pagati, mentre tra l’Assessore all’agricoltura e l’amministratore del Consorzio di Bonifica sembra essere in atto un vero e proprio “regolamento di conti“. Ci sono rimpalli di accuse su cui tanti rimangono in silenzio e troppi sono spettatori, salvo poi magari farci sopra le campagne elettorali. Questa situazione coinvolge inconsapevolmente funzionari e dirigenti del Dipartimento Agricoltura e del Consorzio stesso, che rischiano di pagare in termini di responsabilità tecniche, colpe che non sarebbero loro.
Mancherebbe la legittimità dei lavori che la platea forestale sta già svolgendo nelle varie aree indicate per le attività che possono essere svolte solo ed esclusivamente in presenza dei progetti esecutivi o “piani stralcio” approvati dalla Giunta, sino al momento inesistenti.
Sembrerebbe non esserci congruenza infatti tra le “previsioni di costo” della forestazione annualità 2022, contenute nei “piani stralcio” proposti dal Consorzio di Bonifica con il POA, Piano Operativo Annuale, che mette a rischio l’intera platea e la gestione di oltre 45 milioni di euro di risorse pubbliche. Secondo i calcoli di Musacchio queste salgono ad oltre 47 milioni.
Nulla di tutto questo è collegato alle vicende giudiziarie degli ultimi giorni, ma piuttosto a una modalità di intendere il governo della cosa pubblica come un questione personale, a volte avulsa dalle più semplici regole del buon senso e dal rispetto delle norme regionali e dei regolamenti vigenti.
Pertanto, il Presidente Bardi – conclude il Consigliere Braia – prima che vada tutto ancora più fuori controllo, se ci riesce, prenda in mano la situazione, verifichi le illegittimità che appaiono abbastanza evidenti. Non si può rimanere senza gestione neanche per un altro giorno, a nostro avviso. Governare risorse pubbliche e platee vaste come questa esigono rigore, responsabilità e azione consequenziale. La dettagliata nostra Proposta di Legge, sull’Agenzia Forestale regionale, potrebbe essere di grande aiuto: non finiremo mai di ribadirlo.”