Ammontano a circa 3,7 milioni di euro le risorse del fondo affitti destinate agli inquilini della Basilicata per il 2022. Lo ha reso noto il Sicet Cisl precisando che il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili ha emanato nei giorni scorsi l’atteso decreto con il riparto delle risorse del fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, meglio noto appunto come fondo affitti. La dotazione complessiva del fondo è salita a 330 milioni di euro, dagli iniziali 230 milioni previsti dalla legge di bilancio, per effetto dello stanziamento aggiuntivo di 100 milioni previsti nel Decreto Aiuti.
Il sindacato inquilini della Cisl chiarisce che in base alle anticipazioni fatte dal Mims nel corso dell’incontro con le organizzazioni di categoria, il decreto dovrebbe ricalcare lo schema di quello dell’anno precedente: pertanto le Regioni trasferiranno le risorse ai Comuni con procedura d’urgenza e i Comuni, a loro volta, dovranno accelerare e semplificare l’iter per i pagamenti. L’assegnazione delle risorse dovrà inoltre avvenire in forma coordinata con quelle del Fondo per la morosità incolpevole e cioè tenendo conto anche della necessità di intervenire con i sussidi in relazione all’emergenza sfratti.
Sulla questione intervengono il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo e il segretario generale del Sicet Cisl Basilicata Roberto Taratufolo che auspicano tempi rapidi per il trasferimento delle risorse alle famiglie in difficoltà: “In attesa che il decreto di riparto delle risorse venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – spiegano Cavallo e Taratufolo – riteniamo opportuno che la Regione acceleri i tempi di istruttoria per permettere ai Comuni di emanare i bandi senza ulteriori ritardi. Allo stesso tempo – concludono i due sindacalisti – sarebbe auspicabile un ulteriore intervento con fondi regionali al fine di allargare la platea dei beneficiari del contributo per l’affitto, specie in una fase come quella attuale in cui il caro vita pesa fortemente sui bilanci delle famiglie men abbienti”.
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