Per il capogruppo di Italia viva Luca Braia “si è trattato di uno spot televisivo costruito ad arte, utilizzando gli ignari cittadini diventati, loro malgrado, comparse. Serve una vaccinazione di massa per riaprire tutto e prima possibile in sicurezza”
“Un punto vaccinale in ogni comune o almeno per territori vicini, questa rimane l’unica strategia da attuare per la vaccinazione di massa. Basta con le prese in giro verso i lucani e le lucane. Autoincensarsi per flop resi chiaramente evidenti non solo dai numeri (previsti 750 alla Astranight e somministrate solo 250 dosi) e poi inventare scuse improbabili, quali l’allerta ‘razzo cinese’ correlate ad eventi ancora più improbabili, facendone uno spot televisivo costruito ad arte, utilizzando gli ignari cittadini diventati, loro malgrado, comparse è stato alquanto patetico. Per non parlare della smentita ufficiale che ne ha subito fatto lo stesso Prefetto Argentieri ripristinando la verità”.
Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo di Italia Viva che aggiunge: “Si è voluto raggirare tutti per giunta con notizie intenzionalmente false, rispetto agli stessi orari di Astranight, la cui chiusura pubblicizzata per le 6.00 del mattino era stata invece, già prevista e concordata per le 23.30 addirittura con il Generale Figliuolo che, certo, avrà compreso l’inopportunità del format dell’iniziativa messa in campo”.
“Le vaccinazioni, da farsi nella maniera più capillare possibile, servono alla Basilicata a vocazione turistica per aprire in fretta e in sicurezza. Prendiamo esempio dalla Campania (ogni tanto si potrebbe copiare qualcosa di buono dai vicini) – dice – che ha messo nel suo piano, sin da subito, le isole per farle diventare covid-free generando la ripresa del turismo in tempi brevi, con l’imminenza della stagione estiva. Per le città turistiche, come Matera ma non è l’unica in Regione, calcoliamo i numeri, rischi e benefici. Si vaccini il comparto turistico nei suoi luoghi, in massa. Si recuperino i vaccini per le categorie ancora non concluse, si aprano più punti vaccinali e sicuramente non in notturna. La notte potrebbe essere utile ad età più giovani, se con disponibilità di vaccini, arriva anche il loro turno. Si torni a dare valore e senso a tutta l’operazione della vaccinazione di massa, si mettano in sicurezza i fragili e le categorie prioritarie ma poi si passi subito a ciò che può garantire la produttività e la ripresa”.
“Matera e la costa ionica, Maratea e quella tirrenica – conclude Braia – andrebbero attenzionate sotto questo punto di vista. Le associazioni del comparto, a Matera, lo avevano anche chiesto, senza ricevere risposta dal Presidente Bardi. Si concludano, Presidente, entro maggio le vaccinazioni per essere pronti ad accogliere visitatori e vacanzieri, non sprechiamo il vantaggio d’essere tornati in regione gialla. Dobbiamo ricominciare davvero, con l’unico spot possibile, oggi, che la Basilicata merita, quella di regione senza confini e possibilmente covid-free, come sta pubblicizzando bene l’Apt nelle più grandi stazioni d’Italia e come racconteremo proprio in questi giorni alla BIT, dove purtroppo, proprio Matera, come lamenta la Fiavet, sarà la grande assente”.