Il direttore generale ff dell’Asp di Potenza, dott. Luigi D’Angola, confonde nella sua replica alla denuncia della Fials, tra arretrati contrattuali e contrattazione decentrata.
E così i lavoratori dell’azienda sanitaria stanno ancora aspettando la liquidazione delle spettanze promesse e dovute: “La FIALS – commenta stupito il segretario provinciale, Giuseppe Costanzo – rimane sbalordita di fronte alle dichiarazioni del direttore generale ff dell’ASP di Potenza, in merito al mancato pagamento di tutti gli arretrati del Contratto Nazionale del Comparto, sottoscritto il 2 novembre 2022.
E’ infatti evidente la confusione tra contrattazione decentrata e arretrati contrattuali, che si sostanzia nel tentativo di usare quanto da noi detto a un tavolo sindacale, per giustificare il ritardato pagamento degli emolumenti dovuti”.
Gli arretrati dovevano essere corrisposti ai dipendenti entro 30 giorni dalla sottoscrizione del contratto, così com’è avvenuto per i lavoratori del San Carlo. “L’Azienda ospedaliera regionale – spiega Costanzo – ha di fatto pagato gli arretrati a novembre.
L’ASP ha invece penalizzato i dipendenti, predisponendo un’apposita busta paga a inizio dicembre, per versare solo una parte degli arretrati previsti.
La Fials, in occasione dell’ultima riunione sindacale, riguardante il modus operandi nella contrattazione decentrata, ha dichiarato che “…attesa la complessità ed il grado di innovatività del nuovo CCNL, la contrattazione decentrata richiede tempi lunghi…”. “L’inammissibile scarsa conoscenza – insiste il segretario provinciale – in materia di “Contratto decentrato del lavoratori del Comparto Sanità dell’ASP”, ha indotto il dottor D’Angola a estrapolare e decontestualizzare impropriamente la nostra dichiarazione per giustificare il ritardo nei pagamenti degli arretrati, rischiando di generare confusione.
“Appare chiaro – osserva Costanzo – che questa affermazione non riguarda la corresponsione degli arretrati contrattuali, bensì si riferisce alla contrattazione decentrata, che presume tempi differenti per “l’avvio del negoziato del contratto integrativo triennale”: trenta giorni dalla presentazione della piattaforma. Poiché allo stato attuale non esiste alcuna piattaforma, non si può procedere alla contrattazione”.
La Fials rileva inoltre che l’ASP di Potenza non ha ancora applicato del tutto il vecchio contratto del 2018, ad esempio sul riconoscimento dei tempi di “vestizione”. “L’Azienda – spiega il segretario provinciale – mortifica i dipendenti come dimostra il fatto che l’Ufficio personale è stato impegnato a pagare straordinari del 2020: nonostante gli operatori siano sempre stati disponibili a sopperire alle carenze di personale per garantire i servizi, sono stati compensati solo due anni dopo. I ritardi sono sempre legati alla palese carenza di personale amministrativo, che inoltre è costretto a lavorare con strumenti obsoleti e procedure che rallentano il pagamento. Auspichiamo che il modello virtuoso del San Carlo, basato su un efficiente sistema informatizzato delle procedure, possa fungere da esempio per l’ASP, per fornire risposte di pagamento in tempi congrui e consentire al personale di lavorare in condizioni migliori”.
Nel corso dell’ultimo incontro diversi punti, rimasti a lungo inascoltati, sono stati portati all’attenzione della delegazione trattante:
1. Applicazione dell’Articolo 8 del CCNL Comparto Sanità, istituendo un Organismo paritetico per l’innovazione del nuovo contratto nazionale, da fondare entro 30 giorni dalla sua sottoscrizione (2 novembre), al fine di migliorare le funzionalità di alcuni uffici, investendo in tecnologie a supporto del personale.
2. Critica carenza di personale amministrativo. La FIALS ha chiesto perciò il riconoscimento delle Progressioni Verticali, esistendo le selezioni interne, e applicando la riserva del 50% nelle assunzioni, in particolare con lo scorrimento della graduatoria in categoria C. Non comprendiamo e rimarchiamo l’estrema lentezza delle procedure concorsuali per Collaboratore amministrativo e Assistente amministrativo. A maggior ragione perché l’ASP di Potenza rappresenta l’Azienda capofila.
In conclusione, la Fials chiede un segnale forte dell’Azienda verso i dipendenti: “Egregio direttore D’Angola sarebbe stato opportuno e rincuorante inviare un messaggio ai lavoratori circa l’impegno a far corrispondere le spettanze economiche, evitando di attaccare le organizzazione sindacali.
Cercare di affrontare le criticità evidenziate dalla FIALS nell’incontro del 22 novembre darebbe sicuramente un concreto segnale di attenzione alle necessità dei lavoratori dell’ASP di Potenza”.