Per le scelte sbagliate della direzione aziendale è aumentata la cronica carenza di personale medico, infermieristico ed OSS presso le Unità Operative dell’IRCCS/CROB di Rionero in Vulture.
A rilanciare la denuncia la Fials, il maggior sindacato autonomo del comparto Sanità, che per l’occasione estende il ragionamento all’area medica.
“E’ sconsiderata – dichiara il segretario provinciale della Fials di Potenza, Giuseppe Costanzo – la decisione aziendale di non aderire al concorso unico regionale, indetto nel 2021 dall’Aor San Carlo, per oncologi. Così, nella graduatoria di merito, nessun medico ha potuto scegliere il Crob. Anzi due oncologi in servizio a Rionero sono andati al San Carlo. La carenza di personale medico ormai è strutturata. Mancano le figure specializzate (Oncologi, Ematologi, Anestesisti, Radiologi, nefrologi e altre ancora). Il problema resta ed è un macigno sul Sistema sanitario regionale: tra appena cinque anni si può aprire una voragine, che inghiottirà i pazienti”.
Per il segretario della Fials “la carenza di personale non consente di erogare prestazioni qualitativamente e quantitativamente adeguate alla complessità assistenziale di un polo oncologico. Nel Day Hospital ci sono pochissimi oncologi costretti a turni massacranti. Anche gli infermieri e gli OSS sono insufficienti. Così i pazienti sono costretti ad attendere molte ore le terapie”.
“Stesso discorso – prosegue Costanzo – per gli anestesisti: due specializzati sono stati assunti dal San Carlo. In radiologia il personale medico a seguito di un pensionamento e di un trasferimento ormai è ridotto ai minimi termini e inizia ad essere stressato. Non si riescono a dare risposte adeguate all’utenza. Quello che sembra mancare è una programmazione della direzione strategica in grado di fare i conti con la carenza cronica di medici nei reparti più delicati. E la situazione peggiorerà nei prossimi mesi con le ferie”.
La Fials segnala anche “la situazione di precarietà nell’ UmaCA. Un reparto strategico, con una dotazione in organico di 5 infermieri formate per allestire i CHT ma a cui sono assegnati solo tre infermieri. Così in alcuni giorni è in servizio un solo infermiere. E intanto aumentano i carichi di lavoro: da dieci giorni gli operatori dell’UMaCA devono preparare anche i farmaci ancillari. Tali criticità mettono a rischio la normale attività assistenziale sia per i pazienti sia per gli operatori sanitari in un reparto di eccellenza della sanità lucana”.
“Le condizioni di disagio psicofisico del personale – sottolinea il dirigente sindacale – derivano dalle frequenti situazioni di “super lavoro” che non hanno carattere di eccezionalità, ma di naturale continuità, per la cronica carenza di personale. L’urgenza dell’assegnazione di altri due infermieri, oltre a evitare eventuali disservizi ed inadempienze, serve a rispettare i parametri delle certificazioni UNI EN ISO 9001 e OECI, fondamentali per lo statuto di Irccs”.
“Anche all’Hospice – prosegue Costanzo – la carenza di personale infermieristico e OSS, più volte denunciata e mai recepita nella sua gravità, determina serie difficoltà e disagi. E’ assai difficile programmare i turni di lavoro. Spesso, per coprire i posti vacanti, si chiama in servizio il personale a riposo. La carenza di OSS in hospice, nonostante le ripetute sollecitazioni, ormai è stata dimenticata: la Direzione va avanti a ordini di servizio. Saltano i riposi e si lavora per più di 15 giorni consecutivi. L’assistenza a malati terminali è complessa e gravosa. Occorre personale formato e non sotto stress, necessariamente coordinato da un responsabile con Incarico di Funzione che purtroppo la Direzione Strategica non ha voluto prevedere”.
“Su questo terreno – prosegue il segretario provinciale della Fials – c’è forte tensione. Alla Direzione Strategica interessa soltanto assegnare i super incarichi di funzione, sempre agli stessi dipendenti, con l’utilizzazione dei fondi comuni di tutto il personale del comparto. Più di metà dei dipendenti ha sottoscritto una nostra petizione che denuncia il danno economico subito dai lavoratori (circa 200 euro lordi all’anno) ma la Direzione ha fatto orecchie da mercante. Anzi, in un caso specifico, ha modificato il bando in corso d’opera quando si sono accorti che non consentiva di ‘premiare’ “il solito noto” ?
Infine, conclude Costanzo, occorre far presto con le assunzioni a tempo determinato: “Dopo diverse sollecitazioni l’Istituto, lo scorso 10 febbraio, ha indetto un avviso per il reclutamento di personale infermieristico a tempo determinato da assegnare ai reparti in emergenza. Ad oggi la graduatoria di merito non è stata ancora elaborata. Gli OSS non vengono assunti, nemmeno a tempo determinato per sei mesi. Tutto il personale dei reparti ormai è stanco e stressato. Occorre pertanto che vengano messe in campo azioni condivise, a breve termine, per dare risposte”.