La FIALS chiede all’Asp di Potenza di prolungare i contratti a tempo determinato di infermieri e OSS per la perdurante carenza strutturale dell’organico e per creare le condizioni per accedere ai meccanismi della stabilizzazione che consente una soluzione almeno parziale di questo drammatico problema.
“La Fials – sottolinea in una nota il segretario aziendale Carmine Oliva – ha ripetutamente segnalato la carenza di infermieri e di operatori socio sanitari all’interno dell’ASP di Potenza. I posti di lavoro lasciati scoperti in organico dal personale collocato in quiescenza oppure dai dipendenti con contratto a termine costituiscono una seria criticità nel sistema sanitario regionale”.
“La mancata stabilizzazione dei lavoratori precari – spiega il segretario aziendale della Fials – impedisce alle unità operative di programmare attività a medio e lungo termine. Inoltre l’incertezza sul proprio destino lavorativo demoralizza e demotiva i dipendenti spesso chiamati a importanti sacrifici e a oberosi carichi di lavoro”.
Di fatto la direzione strategica dell’ASP non ha rilasciato alcuna comunicazione in merito ai contratti di lavoro in scadenza a fine marzo e a fine giugno.
Si rischia così di perdere la grande opportunità rappresentata dalla stabilizzazione dei precari. La norma, introdotta per contrastare l’emergenza Covid, prevede infatti che “gli enti del SSN possono assumere a tempo indeterminato, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale, il personale del ruolo sanitario e gli operatori socio sanitari che siano stati reclutati a tempo determinato con procedure concorsuali, e che abbiano maturato al 30 giugno 2022 alle dipendenze di un ente del servizio sanitario nazionale almeno 18 mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno 6 mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022”.
Per queste ragioni la Fials “chiede la proroga di tutti i contratti a tempo determinato, parallelamente a quanto richiesto da altre Aziende della Regione Basilicata, al fine di sopperire ai fabbisogni sanitari imposti dalla pandemia del Covid-19, per continuare a garantire i Lea e tutte le prestazioni medico-sanitarie indispensabili ai cittadini, nel rispetto delle graduatorie vigenti e delle procedure di reclutamento del personale”