La Fials di Potenza denuncia una incomprensibile gestione del personale ostetrico all’ASP di Potenza : mentre il reparto di Potenza è in sofferenza e il punto nascita di Melfi rischiava la chiusura per mancanza di personale, l’Azienda ospedaliera ha autorizzato un comando all’Asp di Potenza.
“Alla Fials – scrive in una nota stampa il segretario provinciale Giuseppe Costanzo – sono giunte lagnanze sull’assegnazione “inopportuna” di personale ostetrico all’ASP mentre il centro nascite dell’ospedale di Melfi rischiava la chiusura per mancanza di ostetriche e persiste la carenza strutturale di personale a Potenza”.
In effetti l’Aor San Carlo a maggio ha prima concesso un comando “inspiegabile” presso l’ASP di personale ostetrico per poi avviare procedure urgenti di reclutamento per la stessa figura professionale per scongiurare la chiusura del “Centro nascite” dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Melfi. E’ difficile comprendere l’urgenza di assegnare un’ostetrica al consultorio dell’ASP di Potenza nonostante la presenza di due colleghe, che garantivano senza disagi le attività ambulatoriali della struttura. Del resto il maggior organico non è stato usato per potenziare le attività”.
“Appare ancor più “inspiegabile” – commenta Costanzo – la scelta dell’ASP di implementare l’organico di Potenza ad attività par alla luce di una cronica assenza di ostetriche nei consultori di Muro Lucano, Avigliano e in altri contesti territoriali potentini, costretti ad offrire prestazioni a “singhiozzo”.
Per il segretario provinciale della Fials “questa scelta richiede chiarezza anche per valorizzare realmente questa figura professionale da impegnare, sia in ambito di prevenzione sia per integrare territorio-ospedale nella continuità assistenziale, nel Percorso nascita, per superare la carenza sul territorio e assicurarne un corretto impiego. La figura dell’ostetrica deve rappresentare un valore aggiunto all’interno del sistema della salute territoriale della provincia di Potenza”.
“Si chiedono pertanto – conclude Costanzo – all’azienda e all’assessore alla salute, per le loro competenze, le opportune verifiche, al fine di garantire il diritto alla salute dei cittadini della provincia di Potenza, per integrare tale figura dove c’è carenza ed evitare spreco di risorse economiche e professionali”.