Il percorso di Matera 2019 continua a suscitare grande attenzione a livello accademico anche fuori dai confini nazionali. Nei mesi scorsi in Francia sono stati assegnati due importanti riconoscimenti alla tesi di dottorato in Architettura “La production de la ville en contexte labellisé. Matera, Capitale européenne de la culture en 2019 (Cosa la città produce quando consegue un titolo. Matera, Capitale Europea della Cultura nel 2019) realizzata dalla ricercatrice Marina Rotolo presso l’Università di Parigi Est fra il 2016 e il 2021. A novembre scorso il lavoro di ricerca è risultato vincitore del Premio di tesi “Valois – Giovani ricercatori e ricercatrici” assegnato dal Ministero della Cultura Francese, sotto l’egida del Comitato di storia, che premia tre tesi di dottorato per la loro qualità, originalità e il loro contributo essenziale alle politiche pubbliche portate avanti dal Ministero. A dicembre la tesi ha inoltre ricevuto una menzione nell’ambito del Premio per la ricerca e le tesi di dottorato conferito dall’Accademia di architettura, rivolto a lavori sviluppati nel campo dell’architettura, discussi in Francia o all’estero e scritti in francese.
“Nel corso degli anni numerosissimi sono stati i lavori di tesi dedicati a Matera Capitale Europea della Cultura 2019, analizzata in relazione alle discipline più disparate, dall’economia all’architettura, dalla comunicazione al turismo – sottolinea il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Oliva -. Ci inorgoglisce molto che uno di questi lavori abbia ricevuto dei riconoscimenti così prestigiosi fuori dall’Italia e per tale ragione abbiamo voluto invitare la dott.ssa Marina Rotolo, architetto francese con radici familiari nel Sud Italia, a presentare la sua ricerca a Matera, di cui è diventata a tutti gli effetti una cittadina temporanea per la profonda conoscenza che ha acquisito della città e dei suoi processi”.
Attualmente professore associato presso l’ École nationale supérieure d’architecture della Bretagna, nel suo lavoro di tesi di dottorato Marina Rotolo ha seguito a fondo il percorso di Matera dal 2009 al 2019 visitando la città e intervistando architetti, associazioni, ricercatori e docenti dell’Università della Basilicata, attori politici, professionisti, nonché rappresentanti della Fondazione Matera Basilicata 2019, per studiare la trasformazione della città a seguito dei riconoscimenti Unesco e Capitale europea della cultura 2019. Tra gli effetti principali di questi titoli messi in luce dalla ricerca, che intreccia storia dell’architettura, dell’antropologia e dell’etnologia sociale, ci sono il rinnovamento dell’immagine della città, l’internazionalizzazione delle modalità di progettazione e gestione dei progetti, i cambiamenti nelle dinamiche fra gli attori al centro di questo processo. Fra le buone pratiche del programma di Matera 2019 passate in rassegna nello studio, che fa anche una comparazione con altre città europee insignite degli stessi titoli, figurano le progettualità dell’Open Design School, i giardini di comunità di Gardentopia nei quartieri periferici della città, la riqualificazione della Cava del Sole.