Davanti a un incendio il saggio getta acqua, il piromane getta benzina. Eppure l’Europa non è compatta. Tra i più oltranzisti c’è l’Italia. E siccome Mario Draghi è lo stesso che pensava che con la vaccinazione fosse impossibile contagiare quando già tutti sapevano non fosse così, ora che ha affermato che senza gas russo basterà spegnere un po’ di condizionatori d’estate e via, sappiamo tutti che le conseguenze saranno ben peggiori.
Perchè la parola condizionatori fa rima con guerra energetica se non fosse chiaro. E perchè a spegnere i condizionatori, ce lo ha fatto capire, non esiste un’alternativa. Se si vuole fare a meno di Putin si fa a meno della sua energia.
A questo punto contro il pericoloso e gravissimo bivio dei migliori che ci hanno insegnato ad accettare “o.. o…”, proponiamo le nostre “e…e…”
Spegnere i condizionatori per salvare l’Ucraina.
E chiudere Amazon per salvare i negozi.
E aiutare i coltivatori per salvare l’agricoltura.
Investire in sanità e risorse mediche per salvare le vite.
Dare vere opportunità di lavoro per aiutare i disoccupati.
Agevolare i contratti per far uscire dalla precarietà.
Sostenere fiscalmente i professionisti quanto meritano per non far proliferare i ciarlatani.
Diminuire la tasse per far arrivare a fine mese persone e famiglie.
Ristrutturare le scuole perchè non cadano in testa agli studenti.
Combattere la corruzione con la buona amministrazione perché la si smetta con le mazzette.
Il tutto anche perché non solo di guerra in casa si muore. Negli USA i mutui a tasso fisso a 30 anni sfiorano quasi il 5% di interessi, poco sotto i massimi di periodo toccati a fine 2018.
Tenuto conto che il prezzo medio delle compravendite è di circa 400 mila dollari, rispetto ai tassi minimi toccati a fine 2020, chi acquista una casa ricorrendo a un mutuo a 30 anni, alla fine della fiera spenderà quasi 200 mila dollari in più per gli interessi.
Ed è solo l’inizio
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