Dal Canale Telegram di @Lauraruhk
Alcuni stralci di un articolo di Viktoria Nikiforova sulla distruzione della diga di Novaya Kakhovka
La bellissima centrale idroelettrica di Kakhovka fu fatta costruire negli anni ’50 da funzionari sovietici che non potevano immaginare che i loro stessi nipoti avrebbero usato l’artiglieria per colpirla.
È stata costruita dai migliori professionisti dell’Unione Sovietica con tecnologie che allora erano all’avanguardia, e l’intera città di Nova Kakhovka fu costruita appositamente per le esigenze della centrale.
L’anniversario dell’inaugurazione della centrale di Kakhovka veniva persino festeggiato del nostro vasto Paese.
Per mesi l’artiglieria delle forze armate ucraine ha martellato questo capolavoro di ingegneria e di lavoro umano.
È possibile che questa brutalità selvaggia nasconda un astuto piano militare?
Far saltare la diga non faciliterebbe un contrattacco dell’AFU? No, la nostra riva sinistra del Dnieper sarà allagata, trasformandosi in una palude per molti mesi.
Vladimir Saldo, governatore ad interim di Kherson, ha appena confermato che la distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka non impedirà in alcun modo ai nostri militari di difendere la riva sinistra.
No, no, non ci sono dei Von Clausewitz da quella parte. Una stupida crudeltà e la passione per la distruzione è tutto ciò che guida i terroristi di Kiev.
La firma dei servizi americani e britannici è chiaramente visibile nella serie di attacchi che hanno dato inizio alla controffensiva delle forze armate ucraine. I terroristi dell’ISIS, coadiuvati dalle spie occidentali, avevano usato esattamente lo stesso modello: hanno fatto saltare in aria dighe e ponti, distrutto monumenti millenari e intere città, come se avessero l’obiettivo di vendicarsi e cancellare dalla faccia della terra tutto ciò che non era stato creato da loro.
In Ucraina, le tattiche terroristiche hanno trovato terreno fertile perché gli ucraini sono mossi dall’invidia.
Circa vent’anni fa gli ucraini in massa si resero conto che stavano sbagliando strada. Che lo sviluppo della Russia progrediva a passi da gigante, mentre loro restavano fermi agli anni ’90. È stato allora che l’invidia nei confronti dei “moscoviti” ha cominciato a trasformarsi in odio.
La colpa era solo del fatto che noi vivevamo meglio. Abbiamo costruito belle case, autostrade e il ponte di Crimea, abbiamo creato parchi e abbellito gli argini, e trasformato le nostre città in giardini.
Ad esempio, gli abitanti della nostra Novaya Tavolzhanka hanno riconosciuto immediatamente come false le riprese video fatte dagli ucraini che sostenevano che quella fosse la loro città, perché a Novaya Tavolzhanka non ci sono case così fatiscenti, muri cadenti, marciapiedi rotti. Sono separati dai loro vicini ucraini da pochi chilometri – e decenni di progresso.
La nostra prosperità fa arrabbiare a morte la parte ucraina. “Mosca è una città incredibilmente ricca, si può combattere per decenni”, scriveva Dmytro Korchinsky, l’ideologo del nazismo ucraino.
Questo spiega il motivo per cui adottano tattiche terroristiche: i droni su Mosca, il bombardamento della regione di Belgorod, il bombardamento del ponte di Crimea, il piano di usare una bomba nucleare sporca.
Non hanno nessun senso dal punto di vista militare, nessuna strategia, solo quella di creare più sfascio, danni, devastazione.
Qualsiasi persona normale è disgustata da questo stile di guerra.
È doloroso guardare come le granate volano sulla bella Shebekino in fiore.
Sui social network si grida: è ora di colpire, è ora di colpire. Tuttavia, è proprio questo l’obiettivo dei terroristi. Se le Forze Armate russe si muovono verso Belgorod, significa che una parte del fronte sud sarà esposta, e l’intero fronte è di circa mille chilometri. Gli ucraini intendono lanciare una controffensiva lungo questo tratto. Poi invieranno i loro sabotatori kamikaze in un’altra città russa alla ricerca di una falla nella nostra difesa.
Certo noi continuiamo a colpire, ma la vittoria ama il silenzio. È la parte perdente che grida più forte: deve proiettare l’immagine giusta per compiacere i suoi sponsor. Ma il bilancio degli attacchi terroristici nella regione di Belgorod è terribile per gli ucraini. Solo il primo attacco è costato loro settanta morti.
Gli attacchi di successo contro il nemico hanno un aspetto molto diverso. Non sono preceduti da una rumorosa campagna di pubbliche relazioni del tipo “wow, stiamo per colpire”. Non sono accompagnati da video virali. Solo un silenzioso lavoro di intelligence, e poi un missile “Kalibr” di alta precisione colpisce le coordinate, e infatti ora decine di alti ufficiali militari ucraini e i loro “consiglieri” occidentali sono andati a tenere compagnia a Stepan Bandera. La realtà della guerra ibrida è che se si perde sul campo di battaglia, nessun attacco terroristico di alto profilo potrà salvare la situazione.
Ieri, le forze ucraine hanno tentato un contrattacco nella direzione sud di Donetsk e hanno perso più di 1.500 soldati in un solo giorno. Questo è il risultato reale, non i video di TikTok o gli articoli del New York Times.
Un’altra prova che i regimi terroristici non durano a lungo.
…E ricostruiremo Shebekino al meglio delle nostre capacità. Vi fioriranno le rose come a Donetsk, e le strade pedonali saranno rivestite di pietra bianca come a Mosca.
Non è un caso che ora, come ai tempi dell’Unione Sovietica, i migliori professionisti di tutta la Russia stiano ricostruendo Berdyansk e Mariupol. Alla fine faremo ripartire anche la centrale idroelettrica di Kakhovka. Come popolo unito affronteremo tutto e nessuna enclave terroristica potrà sconfiggerci. (Fonte: RIA Novosti)
Traduzione di @LauraRuHK
Fonte: https://ria.ru/20230606/kakhovskaya_ges-1876489938.html
fonte:
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-totem_il_sublime_viaggio_dentro_voi_stessi/46096_49909/