“La sinergia Cibo – Ambiente – Salute trova il suo naturale spazio in questa legge regionale a prima firma Braia approvata dal Consiglio. Sarà istituito un Osservatorio Regionale per la dieta mediterranea e costituita una Rete operativa composta da Enti, associazioni e aziende per realizzare quanto programmato annualmente. L’auspicio è che si possa già partire ad applicare la norma con l’inizio dell’anno scolastico 2023, partendo proprio dalle scuole per le attività educative di formazione ed informazione.
La Basilicata tra le regioni che finalmente concretamente valorizzeranno il patrimonio agroalimentare e uno stile di vita sostenibile, sull’esempio della vicina Calabria, delle Marche, della Campania, che già si erano attivate a legiferare e con le quali bisogna fare rete, facendo dei propri prodotti un simbolo identitario e culturale. Con la legge la nostra regione mette insieme istituzioni, produttori, consumatori e operatori del settore, unendo la salvaguardia e la valorizzazione della tipicità dei nostri prodotti agricoli e agroalimentari alla cucina lucana a base di essi, grande volano anche turistico, e uno stile alimentare basato sulla dieta mediterranea, patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO dal 2010, e riconosciuta sotto il profilo sociale, culturale, salutistico ed economico.
In questo contesto si inserisce la legge sulla “Dieta mediterranea patrimonio dell’umanità – Disposizioni in materia di salvaguardia, valorizzazione e promozione di uno stile di vita e di una cultura di sviluppo sostenibile dei prodotti agroalimentari lucani e della cucina lucana” che ha visto protagonista Italia Viva – Renew Europe insieme al consigliere Polese (Iv-RE), Sileo e Giorgetti (Gm) e Baldassarre (Idea-Italia al Centro), successivamente sottoscritta anche da altri colleghi consiglieri.
Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia capogruppo Italia Viva – Renew Europe durante la conferenza stampa convocata per presentare i dispositivi legislativi approvati in Consiglio Regionale.
“Siamo certi che a medio e lungo termine – prosegue Luca Braia – possa essere un grande valore aggiunto strettamente correlato alla primaria vocazione della Basilicata che continua ad avere una ruralità al 100% e produrre diverse eccellenze.
Le legge propone un modello di sviluppo culturale e sociale nel quale convergono competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni anche tramandate di generazione in generazione. La sinergia strategica con i vari professionisti che si adoperano da anni, quali ad esempio la Federazione Italiana Cuochi e l’Ordine dei Tecnologi alimentari e altri attori anche nel campo della prevenzione porterà a un percorso partecipato che vedrà, da una parte, una attenzione e un rispetto maggiore per il territorio e la nostra straordinaria biodiversità. Dall’altra, ci si dovrà impegnare per favorire la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali lucane e non solo, legate a pesca, agricoltura, allevamento.
Chiaramente, conclude il Consigliere Braia, tutto deve essere collegato a campagne di sensibilizzazione, di informazione e di formazione a partire dalla scuola, in chiave educativa, su tutto il territorio regionale, al fine di promuovere e incentivare, con le istituzioni scolastiche in primis (dai menù delle mense al consumo corretto di alimenti), magari anche con l’introduzione nei distributori automatici di alimenti e succhi freschi, locali e dotati di apposite garanzie di qualità. Ora si tratta di cominciare a lavorare in sinergia per raggiungere gli obiettivi che la nostra norma si prefigge.”