di Francesco Tallarico

La Nato dell’est, come è stata definita da alcuni commentatori internazionali, si chiama Sco, che sta per Shangai Cooperation Organization. L’organizzazione internazionale è stata fondata il 4 giugno 2001 dai capi di Stato di sei paesi: Cina, Russia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan – che già facevano parte del Gruppo di Shangai fondato il 26 aprile 1996 – più Uzbekistan. Il 9 giugno 2017 sono entrati a farne parte anche India e Pakistan.

Ma la vera novità è stata la riunione in videoconferenza di martedì 4 luglio, presieduta dall’India, nel corso della quale è stato ufficializzato l’ingresso nell’organizzazione dell’Iran, che ne aveva fatto domanda nel settembre dello scorso anno. Questo evento è un vero e proprio “terremoto geopolitico”, che naturalmente è stato passato quasi sotto silenzio dai media occidentali. Ovvio. Con la dichiarazione di Nuova Dehli si mette al primo posto l’impegno per la formazione di un ordine mondiale più rappresentativo, democratico, giusto e multipolare. Gli stati membri, poi, si oppongono categoricamente alla militarizzazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e avvertono che “l’espansione unilaterale e illimitata dei sistemi globali di difesa antimissile da parte di determinati paesi o gruppi di paesi ha un impatto negativo sulla sicurezza e sulla stabilità internazionali”. Tra le proposte avanzate dalla Cina per implementare la “Via della Seta”, sono da sottolineare l’istituzione di una banca di sviluppo e l’espansione del commercio nelle rispettive valute.

Questo in soldoni significa la fine del predominio mondiale, esercitato dalle potenze occidentali, soprattutto dagli Stati Uniti, mediante la superiorità tecnologica e militare, ma soprattutto mediante l’imposizione del dollaro come valuta di riserva mondiale e valuta di riferimento per gli scambi internazionali.

Insomma, il mondo unipolare è finito, quello in cui a comandare è solo l’America e ci si avvia verso una realtà internazionale in cui ci saranno vari centri di influenza mondiale, fra i quali particolarmente quelli asiatici – Cina, Russia e India.

Ma, l’ingresso dell’Iran nell’organizzazione proietta questa nuova realtà dei rapporti internazionali verso il Medio Oriente, o come la chiamano loro l’”Asia occidentale”. Questa zona del mondo, l’Asia occidentale, è una vera e propria “cerniera” tra Asia, Africa ed Europa. Quindi, la zona di influenza più importante del mondo. Chi domina in Asia occidentale in qualche modo esercita un ruolo dominante su tutto il pianeta. L’Iran è stato di recente rifornito dalla Russia di missili ipersonici, che come è noto non sono intercettabili, ed è entrato ufficialmente martedì nella Shangai Cooperation Organization. Per queste ragioni, l’Iran si avvia a diventare la potenza più importante dell’intera Asia occidentale. Non si potrà più prescindere in futuro dall’Iran per dirimere le varie controversie mediorientali.

Fonte:

Di BasNews

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la facilità d'uso. Se utilizzi il sito accetti l'utilizzo dei cookie.