di Americo Mascarucci

Alcuni giorni fa un’amica pendolare mi ha raccontato i tremendi disagi che è costretta ad affrontare per raggiungere il posto di lavoro, dopo che l’introduzione del super green pass le ha letteralmente impedito di poter prendere il treno per spostarsi da casa sua a Roma. Non è vaccinata e quindi non può neanche più usufruire del green pass base, quello ottenibile anche con i tamponi.

Il governo ha stabilito che per viaggiare sui mezzi di trasporto pubblici il tampone non è sicuro, mentre invece lo è un certificato verde dove c’è scritto soltanto che il soggetto è vaccinato, senza alcuna certezza circa la sua negatività al covid. Ormai lo hanno capito anche i sassi che il vaccinato può contagiarsi e contagiare, quindi in base a quale presupposto scientifico chi ha un tampone negativo non può prendere il treno, mentre qualsiasi potenziale positivo può salire su un mezzo di trasporto esibendo un pezzo di carta che non garantisce nulla?

Ma non è finita qui. Perché se il tampone non è sicuro per viaggiare o per mangiare al ristorante ( ma al ristorante si può rinunciare, al treno, al bus, alla metro per andare a lavorare no) invece lo diventa in altri casi?

Da oggi infatti il green pass base, cioè quello che si può ottenere anche con un tampone negativo, sarà obbligatorio per andare dal parrucchiere o in un centro estetico. Il decreto entrato in vigore il 7 gennaio ha infatti varato nuove regole per i negozi. Tutti i lavoratori sono obbligati ad esibire il green pass base, ma con il nuovo provvedimento la stessa disposizione sarà allargata ai clienti. All’ingresso di parrucchieri, barbieri, centri estetici bisognerà presentare quindi la certificazione, fino al 31 marzo 2022. Il green pass base, dall’1 febbraio, servirà poi anche per accedere ai servizi bancari e finanziari, ai negozi e ai centri commerciali, agli uffici pubblici (Comuni, Province, Regioni) e ai servizi pubblici, ad esempio l’Inps e le Poste.

Ma allora i tamponi sono sicuri o no? Lo sono per fare la fila alla posta o per farsi una permanente dal parrucchiere, e improvvisamente non lo sono più per salire su un tram? Posso avere il tampone negativo per entrare in una banca ma non per prendere la metro e raggiungere la filiale?

Ormai hanno capito tutti che il green pass serve unicamente ad obbligare le persone a vaccinarsi complicando loro la vita, ma il buon senso e la logica dovrebbero avere ancora un significato, specie quando si rischia, come sta avvenendo, di non far altro che aumentare i contagi. E’ coerente affermare che il tampone non è sicuro per viaggiare, mentre diventa addirittura obbligatorio per accedere nelle Rsa se non si è ancora fatta la terza dose? Un giorno forse quando si racconterà il covid alle future generazioni, come Manzoni ha raccontato la follia della “caccia agli untori” in tempo di peste, qualcuno racconterà il “buio della ragione”, con la logica che ha perso ogni valore fino a giustificare contraddizioni e paradossi assurdi come quelli di questi giorni.

Fonte:

Di BasNews

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