“Come il Governo Draghi, grazie al Vice Ministro Teresa Bellanova, ha trovato soluzione immediata per gli autotrasportatori, dopo il pacchetto da 8 miliardi di euro e l’intesa raggiunta ieri per l’utilizzo di 80 milioni di euro, ora la Regione Basilicata abbandoni gli annunci e cominci a fare concretamente la sua parte. A partire dal settore primario e, in particolare, dagli agricoltori, produttori di cibo e custodi del territorio. Si sostenga in modo concreto il settore, in difficoltà per gli aumenti legati al caro carburante, fertilizzanti e fitofarmaci.
Come avevamo annunciato nel Consiglio Regionale dedicato alla questione energia, dopo l’intesa trovata con la risoluzione sui principi che comprendono anche il mondo agricolo, ora passiamo alle proposte operative. Per tale ragione abbiamo depositato come gruppo consiliare Italia Viva, una Proposta di legge per il “Sostegno alle aziende agricole” che, tutte, stanno pagando un prezzo molto alto e che rischiano di abbandonare i campi con conseguenze nefaste anche legate al dissesto. L’assessore Fanelli, assente dalle Giunte e dalla discussione consiliare sui costi dell’energia per motivi politici, non faccia passerelle ma azioni reali per il comparto in chiara difficoltà, come dimostrano gli scioperi e le rimostranze delle associazioni negli ultimi giorni.”
Lo comunicano i Consiglieri Regionali di Italia Viva Luca Braia e Mario Polese.
“E’ necessario, a nostro avviso – proseguono i due esponenti IV – un contributo straordinario per alleviare gli attuali maggiori costi generati soprattutto dall’incremento del costo carburante. La nostra proposta di legge prevede, infatti, sostegni per le aziende sul carburante agricolo, con un contributo minimo di 0,35 euro al litro di carburante con limite massimo di 1.500 litri per azienda, capace di generare per l’anno 2022 un contributo per azienda sino a 525,00 euro. La spesa prevista, sicuramente sostenibile per il bilancio regionale, è di circa 4.2 milioni di euro da ricavare nei fondi legati alle estrazioni. La nostra è una prima misura ma la legge è aperta e si può integrare, emendare, rafforzare e migliorare attraverso proposte che ci aspettiamo arrivino, dall’opposizione come dalla maggioranza.
In Italia e di conseguenza in Basilicata si registrano numerosi settori in difficoltà per l’aumento del costo dell’energia e del carburante. Il settore agricolo deve fare i conti anche con la siccità, dovuta alla perdurante assenza di precipitazioni piovose che da alcuni mesi sta colpendo la maggior parte del territorio regionale. Inevitabile l’aumento del consumo di carburante per l’utilizzo di attrezzature in terreni aridi. Sono circa 13.000 le aziende, soprattutto piccole e medie, che potranno usufruire delle agevolazioni fiscali sulla quota di carburante agricolo, che nell’ultimo anno ha subito aumenti di oltre il 40% passando in pochi mesi da 0.60 a circa 1 euro di questi giorni. Ne va delle nostre produzioni e dei loro prezzi e, con la crisi Russo-Ucraina in corso, le previsioni sono ancora più nere. Dobbiamo essere capaci di intervenire dove si può, concretamente, per dare un segnale di vicinanza e speranza.
Si potrebbe, infine, estendere il concetto di sostegno alle altre imprese degli altri settori, andando a incidere riducendo le tasse regionali legate alle partite Iva o re-introducendo il contributo gas del 2015 per le famiglie, sulle quali comunque non faremo mancare ulteriori proposte nei prossimi giorni.
Il Consiglio regionale ha solo condiviso una traiettoria con la risoluzione, andando a individuare iniziative che incideranno nel medio e lungo termine e di carattere strutturale. Ora auspichiamo gli interventi necessari, e subito, per affrontare l’emergenza: la Basilicata dispone delle sue potenziali leve economiche di gas e petrolio, deve attivarle per sostenere i suoi cittadini e le sue cittadine.
Questa prima nostra proposta di legge – concludono i consigliere Braia e Polese – auspichiamo spinga il Governo Regionale a dimostrare con i fatti, come da impegni presi, di voler intervenire efficacemente, oltre gli slogan di facciata, come tutti ora si attendono. Le compagnie petrolifere, è un dato, stanno introitando milioni di euro in più con il petrolio schizzato alle stelle, passato a oltre 100 euro al barile. Si trattenga almeno una parte di queste risorse per la nostra Regione, destinando le somme immediatamente a famiglie e imprese. In Basilicata sono piccole e fragili e, anche questo è un dato, rischiano di scomparire.”