Nostro malgrado siamo ancora costretti a farci carico di alcune segnalazioni che evidenziano nuovamente la carente qualità del servizio sanitario regionale. L’odissea che un malato oncologico sta affrontando per poter usufruire delle visite necessarie ad affrontare il suo grave problema è inaccettabile. Questo povero cittadino si è prima imbattuto in una cattiva interpretazione della sua ricetta – che aveva priorità di urgenza ma non è stata considerata come tale – e poi ha dovuto vedersela con i disservizi del CUP, ormai da qualche mese un incubo per moltissimi utenti degli ospedali lucani. Difatti, per l’effettuazione di una visita è necessaria un’impegnativa da effettuare presso CUP. Il problema sorge quando una visita è programmata alle ore 10 e per fare l’impegnativa si impiegano circa 3 ore di attesa. Una situazione imbarazzante e vergognosa sulla quale tutto il management del Madonna delle Grazie dovrebbe avviare una seria riflessione.
Nelle scorse settimane abbiamo più volte chiesto chiarimenti sulla natura di queste problematiche, ma da via Verrastro non è arrivata ancora nessuna risposta.
Nonostante i valzer di poltrone in giunta non si riesce ad intravedere una strategia unitaria e concreta per il rilancio della sanità lucana. Si continuano – purtroppo – a registrare le solite acrobazie amministrative ad uso e consumo di qualche direttore generale (già gratificato dal recente aumento delle retribuzioni), piuttosto che tese alla risoluzione dei gravi problemi che interessano il comparto sanitario regionale. Si veda – a tal riguardo – una delle ultime DGR approvate lo scorso 11 maggio, nella quale, tra gli obiettivi per l’ottenimento dei riconoscimenti economici aggiuntivi, la giunta regionale ha ‘dimenticato’ di prevedere la riduzione delle ipertrofiche liste d’attesa.
In tutto questo marasma non è dato sapere come saranno effettivamente declinate le linee del PNRR sulla sanità regionale. L’ultima discussione degna di questo nome si è avuta a settembre 2021 quando l’AGENAS ha illustrato la sua bozza di piano sanitario regionale. Da allora qualsiasi approfondimento sulla sanità è diventata tabù e la maggioranza di centrodestra si è dedicata esclusivamente ad una indecente battaglia sulle poltrone. La stessa IV Commissione ha chiuso a tempo indeterminato.
Occorre correggere assolutamente il tiro e soprattutto riprendere il timone di una nave che sta andando sempre di più in balia della tempesta. La Basilicata sta rischiando di perdere l’ennesima occasione di sviluppo a causa di una classe politica incapace e di un apparato manageriale troppo autoreferenziale.
Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale