C’è chi AGISCE e chi PARLA…..In ARPAB ci sono professionisti SERI e COMPETENTI e non ci intaccano i PETTEGOLEZZI delle CASSANDRE DI QUESTA REGIONE!
Di certi temi di natura scientifica bisogna lasciar parlare i tecnici, perché i giornalisti e le loro fonti evidentemente non ne sanno abbastanza, ma purtroppo il loro scopo non è fare informazione, ma attaccare strumentalmente l’ARPAB, i tanti professionisti che vi operano e chi la rappresenta!
A proposto del caso di LEGIONELLA appurato nella sede arpa di Matera, Andrebbero lette innanzitutto le Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi del Ministero della Salute, approvate in CSR il 7/05/2015, che è il documento di riferimento per questo tipo di problematica, e si saprebbe che il metodo colturale è ancora l’unico in grado di quantificare la presenza di legionella al momento; i metodi basati sulle tecniche di biologia molecolare, hanno sì tempi brevi, ma sono sufficienti solo ad indicare l’eventuale presenza del batterio, non a quantificarlo, come è necessario. Il tempo richiesto dal metodo colturale è di almeno 10 gg. Per la crescita batterica in piastra alla determinazione dei sierogruppi Il laboratorio microbiologico dell’ARPAB non ha fatto altro che operare con i tempi richiesti dalle norme tecniche di esecusione delle analisi.
Fatta questa premessa, altro che zimbello o denunce sindacali, l’Arpab ha solo fatto il suo dovere: sia per la prevenzione, effettuando un monitoraggio ancor prima che si verificasse il caso di legionellosi e in seguito, dopo il caso accertato, quando, su richiesta dell’ASM, ente competente in tale materia, è intervenuta per il controllo post-trattamento, da cui è emersa la presenza anche del sierogruppo 1 e che ha portato alla scelta precauzionale di chiudere gli uffici.
I risultati del monitoraggio fatto a marzo hanno rilevato la presenza solo di Legionella pneumophila dei sierogruppi 2-14, e, come prevedono, le Linee Guida si è proceduto ad un primo trattamento termico. A valle di questo si è proceduto al successivo controllo, che ha fatto rilevare anche la presenza del sierogruppo 1 (responsabile del 95% dei casi di legionellosi). Non deve stupire se la prima volta la sierogruppo 1 non è stata rilevata, perché la letteratura scientifica e l’esperienza dei tecnici che se ne occupano da anni, confermano che i trattamenti possono “liberare” le legionelle dalle incrostazioni calcaree e dal biofilm e metterle in circolazione negli impianti, su cui si procede poi con ulteriori trattamenti. È da sapere che questo batterio può annidarsi anche all’interno delle amebe, organismi unicellulari presenti nel biofilm, ed è molto difficile a volte da eradicare, ma lo scopo si ottiene comunque attraverso successivi e diversi trattamenti chimici e/o fisici.
In particolare ARPAB ha aggiornato la Valutazione dei Rischi aziendali nell’ambito della riunione periodica del 23.01.2023 e tutti i documenti, tra cui il DVR – Sezione 3 – Sede di Matera, adottando gli atti con Deliberazione Direttoriale n. 31 del 13.03.2023 dal titolo “Nuovo Documento di Valutazione dei Rischi ai sensi dell’art. 28 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.”.
Nel Documento di Valutazione di rischi vengono valutati tutti i rischi e nell’ambito del Rischio Biologico anche la parte relativa al rischio legionellosi in cui viene indicato “In relazione al rischio da legionella legato alla gestione degli impianti termoidraulici, oltre alla regolare manutenzione con ditte specializzate, nel 2024 verrà programmata una campagna di monitoraggio delle diverse sedi agenziali.”
La campagna programmata è stata avviata con il supporto del personale agenziale del’Ufficio Laboratorio Microbiologico, laboratorio a servizio di tutta la collettività lucana, come specificato nelle note prot. 4700 del 20.03.2024, relativamente alla Sede Centrale di Potenza, e nota prot. 5435 del 03.04.2024 per la Sede di Matera e la Sede Amministrativa di Potenza.
I monitoraggi effettuati, le cui risultanze sono state inviate per trasparenza a tutto il personale agenziale, hanno evidenziato la necessità di azioni di controllo e bonifica che, attuate tramite shock termico, nel caso della Sede Centrale di Potenza hanno portato alla risoluzione delle problematiche evidenziate mentre per la Sede di Matera hanno evidenziato la necessità di azioni di bonifica più pesanti per mezzo dell’azione di agenti chimici stante la parziale efficacia del trattamento termico effettuato.
Il principale vantaggio dello shock termico è relativo ai tempi brevi per la risoluzione di uno stato di emergenza e pericolo ma lo svantaggio, nonostante consenta una soluzione immediata al problema Legionella, è che la problematica potrebbe ripresentarsi dopo poco tempo (da alcune settimane ad alcuni mesi) per aver smosso il biofilm ed i residui calcarei presenti nell’impianto.
Ad oggi in nessuno dei campioni analizzati è stata isolata la Legionella pneumophila sierogruppo 1 (la specie più frequentemente rilevata nei casi diagnosticati e costituita da 16 sierogruppi di cui Legionella pneumophila sierogruppo 1, responsabile dell’epidemia di Philadelfia, causa del 95% delle infezioni in Europa e dell’85% nel mondo), ma è stata isolata Legionella P. Sierogruppo 2-14, per cui sono state necessarie azioni di verifica delle misure di controllo ed interventi di bonifica.
Al fine di valutare l’efficacia degli interventi di controllo e bonifica della legionella messi in atto per la Sede di Matera è stato effettuato, congiuntamente all’ASM, in data 12.06.2024 un monitoraggio supplementare dell’ambiente idrico artificiale (impianti idrici, impianti di climatizzazione con refrigerazione ad acqua o ad aria) ampliando i punti di prelievi da 5 ad 8.
Si ricorda che l’impianto termo-idraulico della Sede di Matera è dotato di sistema automatico antilegionella con iniezione di agenti chimici disinfettati.
Su allerta dell’Ufficio Laboratorio Microbiologico, sebbene le analisi siano ancora in corso, stante la possibilità di presenza di Legionella pneumophila sierogruppo 1 in alcuni punti campionati a Matera, al fine di ridurre il rischio legionellosi e permettere alla ditta di manutenzione di effettuare ulteriori operazioni di bonifica all’impianto idrico sanitario, stante l’impossibilità di usare l’acqua dell’impianto idrico sanitario, a far data dal 18.06.2024 e fino al 28.06.2024 è stato interdetto l’accesso alla Sede di Matera autorizzando il personale a svolgere l’attività lavorativa in modalità agile.
La comunicazione di malattia, da parte della ASM, di un dipendente ARPAB di Matera affetto da legionellosi è stata notificata ad ARPAB il 30.04.2024 con nota prot. 7110, ARPAB aveva già avviato i monitoraggi indipendentemente dal caso più di un mese prima e precisamente il 20.03.2024.
Tutta la documentazione tecnica, copiosa e circostanziata è disponibile in Agenzia per ogni forma di chiarimento ed accesso agli atti.
Direttore generale ARPAB