Al centro sociale Malvaccaro al via il progetto pilota della compagnia Gommalacca Teatro
che si propone di creare la prima mappa visiva e sonora della città di Potenza
Guardare la città di Potenza con gli occhi della poesia per costruire una nuova storia mettendo insieme racconti, ricordi e pezzi di esistenze. È quello che si propone di fare il progetto pilota della compagnia Gommalacca Teatro dal titolo “Come una poesia di città”, il cui primo laboratorio intergenerazionale si è svolto lo scorso 12 febbraio al centro sociale Malvaccaro, con la partecipazione di cittadini dai 9 ai 60 anni. Obiettivo finale creare la prima mappa visiva e sonora della città di Potenza.
Sabato 19 febbraio seguirà un secondo laboratorio intergenerazionale, in programma dalle 16.30 alle 19, sempre presso il centro sociale Malvaccaro. All’incontro sono chiamati a partecipare gli abitanti di Potenza di ogni età, per raccogliere testimonianze, voci e immagini di chi vive quotidianamente il paesaggio cittadino e gli spazi urbani. Un invito a raccontare i ricordi legati al patrimonio e alla tradizione e a portare il proprio sguardo sulla città, partendo dall’osservazione delle piccole cose per arrivare a un confronto intellettuale esteso a tutte le generazioni. L’iscrizione, del tutto libera e gratuita, è ancora possibile inviando un SMS o messaggio WhatsApp al numero 393 3054088.
“Come una poesia di città” è un progetto di Gommalacca Teatro sostenuto dagli Assessorati alle Politiche Sociali e Abitative, alla Cultura, alla Pubblica Istruzione e alle Pari Opportunità del Comune di Potenza. Nasce dall’esigenza di sensibilizzare le nuove generazioni di cittadini potentini ai tratti distintivi – storici, urbanistici, di tradizione – della città, per rafforzare il senso di appartenenza e dargli un nuovo significato nel contesto sociale contemporaneo.
Nel corso del primo incontro laboratoriale, che ha trovato nel centro sociale Malvaccaro un luogo familiare in cui avviare il percorso di riscoperta della città, attraverso esercizi teatrali e con un approccio metodologico derivato dalle scienze sociali, è stato condotto un lavoro utile a definire un nuovo sguardo conoscitivo sulla città. A guidare i partecipanti le parole della poetessa potentina Beatrice Viggiani, insieme ad alcune riflessioni di Christian Bobin tratte dal libro “Abitare poeticamente il mondo”, che hanno permesso di assumere un atteggiamento poetico, inteso come creazione dal nulla attraverso gli elementi microscopici a propria disposizione.
«Abbiamo iniziato a riconquistare un tempo per guardare lentamente e ritrovare memorie. – ha spiegato Carlotta Vitale, direttrice artistica di Gommalacca Teatro – Cittadini di tutte le età hanno potuto guardare dall’alto la mappa della città di Potenza, per individuare i luoghi connessi ad alcuni momenti della loro vita o a intere vite, esperienze che meritano di essere condivise, per far emergere racconti e ricordi legati agli spazi, come anche informazioni utili ad aprire un dialogo con gli amministratori e con chi si occupa della crescita culturale intergenerazionale della città.»
Il passo successivo del progetto saranno altri sei laboratori, che nelle prossime settimane coinvolgeranno sessanta studenti delle scuole I.C. “L. Milani”, I.C. “G. Leopardi” e I.I.S. “Einstein-De Lorenzo” di Potenza, nel corso dei quali le opere di autrici e autori che hanno parlato di Potenza tramite la poesia, la letteratura o il racconto della storia recente diventeranno lo strumento per diffondere la conoscenza della città.