Il cicloturismo come volano di promozione ed emancipazione dei territori
La Basilicata non è terra dai grandi attrattori, ma nella sua disarmante semplicità è un luogo dai mille volti, che rimangono nel cuore: ed è proprio in sella a una bicicletta, che questo enorme valore può trovare la giusta via per essere riconosciuto e comunicato. Una terra che da decenni subisce un costante emigrazione giovanile, ma che può offrire tantissimo attraverso la scoperta lenta.
“Il cicloturismo” sostiene Manuela Lapenta, presidente dell’associazione FIAB Potenza ciclOstile ed Esperta Promotrice della Mobilità ciclistica “offre un contatto diretto con l’ambiente circostante e con la sua natura profonda, consente di approdare in luoghi senza tempo, che in auto difficilmente verrebbero attraversati. È proprio questo, che rende la Basilicata meta ideale per il viaggio lento: un patrimonio di strade silenziose, costruite in passato per connettere i borghi più piccoli e remoti, che in questo modo possono svelare le loro ricchezze più nascoste”.
Su un piano più squisitamente economico e di sviluppo territoriale, il cicloturista “vive” i percorsi, sostando per visita, ristoro, ospitalità e necessita di una permanenza prolungata e capillare, incidendo direttamente e consistentemente su aspetti positivi come la microeconomia diffusa. Il turismo active, inoltre, è un elemento di deconcentrazione della stagionalità dei flussi e quindi di sostenibilità nel turismo. Questa costituisce una grande opportunità di sviluppo per la nostra regione, ma occorre fare chiarezza sugli aspetti che contribuiscono a creare il concetto di “destinazione (ciclo)turistica” e di branding territoriale. Il tema è complesso e multidisciplinare, e la sua promozione non si può improvvisare, altrimenti si rischia di perdere una occasione più unica che rara. I territori, infatti, devono essere pronti a dare risposte concrete al cicloturista, in termini di ospitalità e ricettività adeguata, comunicazione e informazione corretta, risorse culturali fruibili. Stesso discorso vale per l’intermodalità, che va promossa e garantita in diverse forme.
“FIAB Potenza ciclOstile”, continua Manuela Lapenta “stimola continuamente l’amministrazione regionale a recepire una serie di proposte per la creazione della rete di ciclovie Regionali su strade a basso traffico, un’idea in sé semplicissima, che necessita però di una visione corretta e condivisa. Da questo punto di vista ci siamo attivati in prima persona, dando vita a una serie di prodotti editoriali dedicati all’esplorazione della Basilicata in bicicletta, che concorrono senz’altro alla creazione della “destinazione cicloturistica”. È stato infatti pubblicato il primo volume di una serie di guide cicloturistiche, edite da Typimedia, dal titolo Basilicata Bikeways, La ciclovia dei Boschi Sacri, che si concentra su un itinerario di circa 400 km lungo la dorsale appenninica, nella parte occidentale della Basilicata, attraverso boschi, parchi nazionali, valichi e discese. È un racconto di viaggio, corredato da foto professionali (le immagini sono di Salvatore Laurenzana), informazioni tecniche, tracce gpx e curiosità sui loghi. Presto verrà pubblicato il secondo volume, che racconta un itinerario molto apprezzato dai cicloturisti: il classico coast to coast dallo Jonio al Tirreno, partendo da Matera, la splendida città dei Sassi e Patrimonio Unesco. Ai racconti dettagliati dei percorsi tematici è affiancato un altro prodotto: “Basilicata Bikeways – La mappa delle ciclovie lucane”una cartina turistica cartacea 60X60, strumento leggero, utile e di semplice utilizzo. Cinque percorsi tematici, individuati sulla base delle caratteristiche dei territori attraversati e per rendere più accattivante la scoperta della regione, per uno sviluppo complessivo di circa 2500 km in tutta la regione: “La ciclovia dei Boschi Sacri”, “La ciclovia dei Due Mari”, “La ciclovia del Grano, dell’Olio e del Vino”, “La ciclovia delle Dolomiti e dei Calanchi”, La ciclovia Grand Tour della Basilicata”.
Ogni percorso è accompagnato da informazioni dettagliate, sia di natura turistica, che di natura tecnica e logistica: oltre ad essere di facile consultazione, è un prodotto esteticamente molto interessante, grazie alle illustrazioni realizzate a mano, ad hoc, che rendono immediatamente individuabili punti di interesse, peculiarità territoriali di varia natura. Tutte le informazioni trovano corrispondenza sul retro della mappa, che riporta descrizioni e dettagli tecnici come le altimetrie, i luoghi da non perdere, i servizi dedicati (officine, noleggi), e QR code associati alle tracce gpx. È la prima mappa che mette a sistema una rete di ciclovie, e vuole essere un vero e proprio manifesto programmatico per la promozione cicloturistica della regione, che nella fruizione lenta trova la sua naturale vocazione e la sua migliore espressione”.
Entrambi i prodotti editoriali sono facilmente reperibili in libreria, nelle edicole e online.