Il cibo é davvero il nuovo nemico della destra italiana; dagli insetti alla carne sintetica, la battaglia tradizionalista continua con toni accesi anche verso Bruxelles, ma perché tutto questo clamore?

La tensione è iniziata con i prodotti a base di insetti, diffidati a voce comune dalla maggioranza, negli ultimi giorni, invece, non si è fatto attendere il “NO” secco del Governo alla produzione e commercializzazione di quella che ormai conosciamo come “carne sintetica”.

Ma di cosa si tratta?

Per un amante della carne nella sua concezione primitiva, il nome “carne sintetica” annienta indubbiamente ogni tipo di curiosità o appetito; in realtà però, ci troviamo di fronte ad un’innovazione storica nel campo della scienza alimentare.

Creata in laboratorio da cellule staminali estraibili dall’animale ancora vivo, la “coltivazione” della carne tiene tra le mani la possibile soluzione di numerose problematiche attuali, dall’ecosostenibilità alla salute pubblica?

Perché allora la destra italiana ha scelto di impegnarsi in una lotta serrata al progresso?

Un po’ per il valore politico che la difesa ad oltranza della tradizione assume negli ambienti sovranisti, un po’ per scetticismo nei confronti della ricerca stessa, le forze di Governo sembrano decise a sabotare il mercato nascente della cosiddetta “alimentazione alternativa“.

Il rischio è che contrastando queste nuove realtà in nome del Made in Italy e della tradizione culinaria, lo Stato stia compromettendo la possibilità, proprio di questi ultimi, di eccellere e rinnovarsi in un campo nuovo, presto attuale ed indubbiamente fruttifero.

Le mozioni del Governo però presentano anche problemi più concreti, tra incongruenze e fondamenta incerte, infatti, la posizione italiana rischia di essere compromessa in partenza.

In primo luogo, la proposta del Ministro Lollobrigida sembrerebbe non vietare l’importazione di carni sintetiche dall’estero, il che renderebbe di fatto possibile il consumo di tali prodotti in Italia.

Sul fronte dello scetticismo la situazione non migliora, a smentire il Governo arrivano i risultati di uno studio condotto dall’UE, che mostrerebbero prospettive estremamente vantaggiose in tema di inquinamento, sfruttamento del suolo e consumo di acqua.

La lista di incongruenze è lunga ma fa riflettere sull’effettiva solidità di questo muro voluto dai conservatori contro l’innovazione scientifica, un muro costruito per difendere la nostra cultura dalle offensive progressiste, che potrebbe però portare ad un isolamento costoso, un altro passo indietro rispetto all’Unione?

Gianluigi Gazerro

fonte:

Di BasNews

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